I fondi per la ricerca in Italia sono i più bassi d'Europa: dura critica

I fondi per la ricerca in Italia sono i più bassi d'Europa: dura critica
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Giorgio Parisi, fresco vincitore del Premio Nobel per la Fisica 2021, ha recentemente criticato la mancanza di fondi per la ricerca in Italia, affermando che lo Stato ha investito una delle somme più basse in tutta Europa. Un trend che ormai contraddistingue la nostra nazione da molti anni.

Il Premio Nobel, durante una conferenza stampa internazionale svoltasi a Roma, ha infatti affermato: "La ricerca scientifica è sottofinanziata e la situazione è peggiorata negli ultimi 10-15 anni. Mi ha fatto piacere vedere che l'attuale governo si è impegnato ad aumentare il budget per la ricerca, ma finora siamo stati sempre in fondo alla lista degli importi dei finanziamenti stanziati dai singoli Paesi nell'Unione Europea".

Recentemente il ministro della Ricerca Cristina Messa ha infatti promesso un finanziamento di sei miliardi di euro per 60 progetti, di cui cinque miliardi nell'arco di quest'anno.
Secondo i dati del 2019 di Eurostat, l'Italia ha speso solo l'1,45% del suo prodotto interno lordo (PIL) per la ricerca, mentre la media UE è del 2,19%. Al contrario della Germania, che svetta tra tutti gli altri Stati con ben il 3,17% di finanziamenti.

"L'Italia non è un Paese accogliente per i ricercatori, italiani o stranieri che siano", ha affermato il prof. Giorgio Parisi che ha vinto il Premio Nobel per la Fisica insieme ad altri due scienziati climatologi e fisici, il nippo-americano Syukuro Manabe ed il tedesco Klaus Hasselmann.

"La ricerca è come un orto, se pensi di poterlo annaffiare solo ogni quindici giorni, le cose andranno sicuramente male", ha concluso il Premio Nobel.

In questa news vi abbiamo anche parlato dell'annuncio dei vincitori del Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina.

I fondi per la ricerca in Italia sono i più bassi d'Europa: dura critica