Foresta amazzonica: deforestazione aumentata del 278% rispetto allo scorso anno

Foresta amazzonica: deforestazione aumentata del 278% rispetto allo scorso anno
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Nuovi e raccapriccianti dati, provenienti dai satelliti dell'Istituto nazionale di ricerche spaziali del Brasile (INPE), ci hanno mostrato che nella foresta amazzonica la deforestazione è aumentata del 278% rispetto a luglio del 2018.

Dove sono stati distrutti circa 2.253 chilometri quadrati di vegetazione, un'area 2 volte più grande di Roma. L'intera foresta si estende per un totale di 5.5 milioni di chilometri quadrati (un'area più grande del Messico o metà dell'Europa), ma la perdita degli alberi fa parte di una tendenza pericolosa.

Secondo l'Associated Press (la prima agenzia di stampa internazionale), questa è la più grande impennata nella distruzione della foresta pluviale da quando l'INPE ha iniziato a monitorare la deforestazione con la sua metodologia attuale nel 2014.

Questi dati vengono concessi dal programma di monitoraggio satellitare dell'INPE, DETER (Detection of Deforestation in Real Time), lanciato nel 2004 per aiutare gli scienziati a rilevare e prevenire la deforestazione illegale in Amazzonia.

Tali numeri non sono però condivisi dal presidente brasiliano Jair Bolsonaro, scettico sui cambiamenti climatici e che ha promesso durante la sua campagna elettorale di aprire l'Amazzonia a vari interessi minerari, di disboscamento e agricoli, nonostante le tutele ambientali sul territorio.

Bolsonaro ha anche licenziato il capo dell'INPE, Ricardo Galvão, dopo che l'agenzia aveva pubblicato dei dati satellitari che mostravano un aumento della deforestazione dell'88% a giugno 2019, rispetto al mese di giugno del 2018.

Essendo la più grande foresta pluviale rimasta sulla Terra, l'Amazzonia è uno dei più grandi "filtri" del pianeta, che riesce ad assorbire fino a 2 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno e rilascia circa il 20% dell'ossigeno terrestre.

Pertanto, proteggere il polmone verde del pianeta, protegge noi stessi.