Forse c'è pure un terzo paziente che è riuscito a guarire dall'HIV

Forse c'è pure un terzo paziente che è riuscito a guarire dall'HIV
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Questa settimana è stata diffusa la notizia della guarigione di un uomo dall'HIV. Ci vorrà del tempo prima di avere conferma definitiva, ma è comunque una notizia importante nonché, almeno così si pensava, solo il secondo caso in assoluto. Ora però pare che anche un terzo paziente sia riuscito a liberarsi dal virus.

Il primo caso divulgato nel 2007, noto come il paziente di Berlino, un uomo sieropositivo si era anche ammalato di leucemia, rendendo necessaria una radicale (e rischiosa) terapia che prevedeva —qua l'ultra-semplificazione è d'obbligo— la distruzione del suo sistema immunitario, con l'eliminazione di quasi tutte le sue cellule immunitarie, per rimpiazzarle poi grazie ad un trapianto di midollo. A trapianto avvenuto, l'uomo era guarito dall'HIV, interrompendo poi l'assunzione dei farmaci antivirali. Poi il secondo caso di pochi giorni fa, stesso copione: il paziente di Londra si era ammalato del linfoma di Hodkin e aveva ricevuto un trapianto di midollo, finendo per guarire dall'HIV. In entrambi i casi il donatore aveva una mutazione ai geni CCR5, che di fatto lo rendeva immune dal virus. Una proprietà che si sarebbe trasmessa anche ai pazienti beneficiari del trapianto.

E ora durante la Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections di Seattle è stato annunciato anche un terzo caso, questa volta di Dusseldorf. Attualmente i ricercatori stanno monitorando con attenzione la condizione di anche altri pazienti, già malati di HIV, che avrebbero subito il trapianto di un midollo osseo da donatore con mutazione al CCR5. In tutti questi casi è importante tenere a mente che la cautela è d'obbligo: la scomparsa del virus può essere confermata solo sul lungo periodo, non abbiamo abbastanza conoscenze sul fenomeno per escludere una ricomparsa nell'immediato futuro.

Sebbene come spiegato nella nostra notizia di pochi giorni fa, non si tratti assolutamente di una terapia replicabile su vasta scala (è molto invasiva e davvero rischiosa), casi come questi hanno per la prima volta evidenziato la possibilità di guarigione dall'HIV. Oggi, tuttavia, sappiamo di almeno due altri pazienti che, pur avendo ricevuto un trapianto di midollo con CCR5 resistente all'HIV, non hanno ancora interrotto l'assunzione dei farmaci antivirali.