Foxconn: l'intenzione è sostituire tutti i lavoratori con dei robot

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Foxconn, uno dei principali partner produttivi delle società più importanti al mondo, avrebbe intenzione di automatizzare la maggior parte della produzione, secondo quanto affermato dal DigiTimes.

Il direttore generale del comitato di automazione, Jia Peng, ha affermato che l’azienda ha intenzione di mettere in atto un piano in tre fasi.
Questo porterà all’automazione delle fabbriche utilizzando delle unità robotiche, note come Foxbots. La prima fase prevede la sostituzione in quelle parti della catena di montaggio che possono essere pericolose o ripetitive per gli esseri umani. La seconda consiste nel migliorare l’efficienza semplificando le linee di produzione per ridurre il numero di robot in uso, mentre la terza prevede l’automazione di interi stabilimenti, in cui sarà presente “un numero minimo di lavoratori addetti alla produzione, alla logistica, ai test e all’ispezione”.
Chiaramente questo processo sarà estremamente graduale, ed entro il 2020 il 30% della produzione dovrebbe essere totalmente automatizzato. L’azienda ad oggi può produttore al massimo 10.000 Foxbots all’anno, ognuno dei quali può essere utilizzato per sostituire un lavoratore umano. Nel mese di marzo dello scorso anno, Foxconn ha affermato di aver automatizzato circa 60.000 posti di lavoro.
E’ chiaro che i robot rappresentano un vantaggio di non poco conto per le aziende, a fronte di un investimento iniziale che potrebbe essere molto elevato in quanto questi dispositivi devono essere programmati ed istruiti per eseguire determinate attività. Il tutto però viene compensato dal fatto che a lungo termine le società risparmiano sui salari (che in Cina non sono estremamente elevati).
Il governo nazionale e quelli locali si stanno muovendo per favorire l’occupazione umana nel paese, ma la via ormai sembra tracciata.