Un frate di Milano menziona l'America in un testo 150 anni prima di Colombo

Un frate di Milano menziona l'America in un testo 150 anni prima di Colombo
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Cristoforo Colombo non fu il primo europeo a scoprire il Nord America e sono tanti i documenti che, giorno dopo giorno, lo affermano. Pensate, infatti, che persino i vichinghi scoprirono il "nuovo continente" prima dell'esploratore italiano molto probabilmente. Adesso, un testo di un frate di Milano menziona questo luogo 150 anni prima di Colombo.

In un nuovo studio, Paolo Chiesa del dipartimento di studi letterari dell'Università degli Studi di Milano ha presentato la prima menzione scritta dell'America nell'area del Mediterraneo. Stiamo parlando di un riferimento a una "terra que dicitur Marckalada" (Markland è il nome che le fonti islandesi danno a una parte della costa atlantica del Nord America), trovata a ovest della Groenlandia, nell'opera chiamata Cronica universalis scritta dal frate milanese Galvaneus Flamma nel 1345.

Così come scritto dal Journal of the Society for the History of Discoveries, il riferimento di Galvaneus deriva probabilmente da fonti orali ascoltate a Genova e testimonia le narrazioni su terre oltre la Groenlandia già prima di Colombo. Negli scritti, il frate cita una grande varietà di fonti, da documenti biblici ai trattati eruditi, includendo i resoconti di viaggiatori del calibro di Marco Polo e Odorico di Pordenone.

Il testo di Flamma recita quanto segue: “Più a nord c'è l'Oceano, un mare con molte isole dove vive una grande quantità di falchi pellegrini e girfalchi. Queste isole si trovano così a nord che la stella polare rimane dietro di te, verso sud [...]. Il governatore di quest'isola è un vescovo. In questa terra non c'è né grano né vino né frutta; le persone vivono di latte, carne e pesce. Abitano in case sotterranee e non osano parlare ad alta voce o fare alcun rumore, per paura che gli animali selvatici li sentano e li divorino".

Le menzioni dell'America sono vaghe rispetto a quelle dell'Islanda e della Groenlandia e coinvolgono anche miti e iperboli.