FTX, l'"hacker" che aveva rubato 400 milioni è stato già identificato

FTX, l''hacker' che aveva rubato 400 milioni è stato già identificato
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Mentre CZ promette di essere più critico nei confronti dell'industria crypto dopo il caso FTX, sono emersi ulteriori sviluppi su una questione parallela, vale a dire il furto avvenuto nelle ore successive al crack della piattaforma di Bankman-Fried.

In effetti, il furto di 400 milioni da FTX ha catalizzato l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori per tempistiche quantomeno sospette, soprattutto per via di un sistema, quello di FTX, che non era stato mai beffato da transazioni non autorizzate, il tutto iniettando anche un malware sulla piattaforma.

Un lavoro che per molti è avvenuto da parte di un insider, ma presto potremmo sapere pubblicamente la verità: a parlare è stato il CSO di Kraken, Nick Percoco, il quale ha annunciato su Twitter di "conoscere l'identità dell'utente" coinvolto in quest'operazione.

A rincarare la dose ci ha pensato Mario Nawfal, CEO di IBCGroup, il quale ha commentato a margine che "molto probabilmente, l'hacker è un insider alle prime armi", proprio per via dell'utilizzo di Kraken per lo spostamento di fondi. Il suddetto malintenzionato, infatti, avrebbe utilizzato su Kraken, per depositare TRX, lo stesso indirizzo usato per spostare i fondi nel furto. Una mossa effettivamente piuttosto insolita per quello che si pensava essere un hacker esperto, soprattutto alla luce delle note operazioni di KYC richieste per registrarsi su Kraken. A detta di StackerSatoshi, noto youtuber dello spazio crypto, "qualora fosse Sam - ndr. Bankman-Fried - semplicemente se ne sta fregando".

Ancora più in là con le supposizioni Dyma Budorin di Hacken.io, il quale suggerisce che "dietro a questo rug pull o exit scam di FTX c'è un insider", per via di elementi caratterizzanti come la lentezza nell'operazione, evidenti "stupidi errori", l'utilizzo di un account Kraken e le tempistiche generali (un vero hacker avrebbe agito prima).