Questi funghi formano delle vere autostrade per i nutrimenti tra le radici degli alberi

Questi funghi formano delle vere autostrade per i nutrimenti tra le radici degli alberi
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Uno studio analizza nel dettaglio la stretta correlazione esistente tra i grandi alberi ed i funghi che collegano tra di loro le radici di diversi individui arborei permettendo lo scambio di sostanze nutritive.

Che esistano delle strette correlazioni tra gli alberi e dei funghi è ormai accertato. Grazie a molti altri studi è stato dimostrato come determinate specie di funghi costruiscano delle vere e proprie reti, all’interno delle radici degli alberi, donando e ricevendo sostanze nutritive e acqua. In questa nuova ricerca dell’Università di Alberta, in Canada, sono stati prelevati 350 campioni provenienti da una specie arborea di abeti nella Columbia Britannica. Questi campioni sono stati quindi analizzati ed i risultati di questo lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Ecology. Ebbene, i risultati hanno messo in evidenza una forte correlazione tra la maggiore estensione della rete fungina tra le radici degli alberi e la crescita del singolo individuo arboreo.

Ecco quindi che questi funghi creano delle vere e proprie autostrade in cui i nutrimenti e l’acqua possono essere scambiati in maniera estremamente veloce tra i vari alberi e tra gli alberi e gli stessi funghi. Queste efficienti autostrade, inoltre, potrebbero anche trasportare dei segnali di varia natura tra i diversi individui arborei. Se, per esempio, un albero è sotto attacco da parte di un insetto, potrebbe inviare un segnale di pericolo ad altri conspecifici utilizzando proprio queste vie fungine e fare in modo che i suoi vicini si preparino all’eventuale attacco dell’insetto. Non solo. Sembra anche che individui arborei che ospitano specie diverse di funghi crescano ancora meglio.

Questo studio è, però, solo all’inizio e un passo successivo potrebbe essere quello di capire quali tipi di sostanze transitano e vengono scambiate tra gli alberi ed i funghi. Questa ricerca ha però lo svantaggio di aver preso in esame una sola specie arborea e in una zona geografia estremamente circoscritta, tuttavia questo e altri studi potrebbero diventare essenziali per adottare strategie vincenti riguardo la salvaguardia e la protezione delle foreste e si potrebbe trovare un modo, magari, per rendere gli alberi più resistenti ai cambiamenti climatici.