Negli opossum effettuata scoperta importante per il futuro della salute umana: ecco quale
L'Editing genomico è una procedura dell’ingegneria genetica che permette la modifica del DNA in siti specifici. Questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta sui marsupiali per approfondire la loro importanza per future scoperte sui mammiferi e sull’uomo.
Gli scienziati, attraverso la manipolazione del DNA, sono in grado di comprenderne le funzioni espresse negli organismi viventi. L’attenzione, in questo caso, è volta ai marsupiali poiché possessori di caratteristiche uniche nel loro genere. Per studiarli è necessario scegliere quello che viene definito organismo modello, ovvero una specie dal cui studio risulta facile comprendere processi e fenomeni biologici che potranno fornire indicazioni per l'analisi di organismi più complessi. A questo scopo è stato scelto l’opossum, il primo marsupiale di cui è stato sequenziato il genoma, che rappresenta un ottimo animale modello per la sua somiglianza ai roditori da laboratorio.
I ricercatori del RIKEN Biosystems Dynamics Research, con a capo Hiroshi Kiyonari, stanno sfruttando l’editing genetico per perfezionare la ricerca su questa specie di marsupiale. Il fulcro di questa procedura è la raccolta di ovuli fecondati. Le modifiche del genoma, infatti, avvengono proprio mediante l’iniezione di una miscela di sostanze all’interno degli ovuli stessi. Ed è qui che sopraggiunge un grande problema: l'uovo fecondato dell'opossum è circondato da una struttura dura simile a un guscio, che l'ago non riesce a scalfire.
La soluzione viene spiegata dallo stesso Kiyonari "Uno dei trucchi per il nostro successo è stato utilizzare un elemento piezoelettrico insieme all'ago, che gli ha permesso di penetrare nel duro rivestimento del guscio e nello spesso strato che circonda l'uovo.”
Una volta avvenuta la vera a propria modifica genetica, l’embrione risultante viene trapiantato nell’utero di una madre surrogata fertile, che partorirà la prole con le caratteristiche impiantate. Mediante questa nuova procedura, gli scienziati hanno deattivato il gene responsabile della produzione dei pigmenti piliferi, portando alla nascita di alcuni cuccioli albini e confermando il successo della metodica, che risulta essere la prima modifica genetica nei marsupiali.
“Avendo stabilito la tecnologia in questo esperimento di dimostrazione, studi futuri potranno creare marsupiali geneticamente modificati che avranno un impatto sui campi dell'embriologia dei mammiferi, imprinting genomico, riproduzione, neurobiologia, immunogenetica, biologia del cancro e persino dell’evoluzione comparativa", conclude Kiyonari.
Ai ricercatori, dunque, non resta che continuare ad approfondire questi temi per rispondere alle ulteriori domande che la scienza ci mette continuamente di fronte.
FONTE: Phys
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