Galaxy Note 7: il richiamo potrebbe tagliare i profitti di circa 740 milioni

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Come ormai noto, Samsung ha annunciato un programma di richiamo per tutti i Galaxy Note 7 a causa del difetto alla batteria che ha provocato l’esplosione di diverse unità. In molti si sono chiesti che impatto economico avrà tale azione sul bilancio della società, ma una nuova analisi ha fatto chiarezza sul come cambieranno i profitti.

Hwang Min-sung di Samsung Securities, infatti, ha offerto la propria visione riguardo il costo del richiamo del Galaxy Note 7, che costringerà la società coreana a pagare 108,5 milioni di Dollari.
E’ questo l’importo che Samsung dovrà pagare e recuperare per sostituire tutti i Note 7 che sono stati già spediti ai clienti e rivenditori. Tuttavia, la spesa non si ferma certo qui, dal momento che il programma riguarderà anche la maggior parte dei phablet che saranno prodotti nel mese di Settembre e dovranno essere utilizzati per il programma di sostituzione.
In termini pratici, ogni Galaxy Note 7 sarà venduto meno di quanto precedentemente previsto, e Samsung potrebbe finire così con soli 3 milioni di unità vendute dai 6 milioni stimati nel Q3 2016. Inoltre, a causa di ciò, il profitto di gestione di Samsung potrebbe essere tagliati di circa 360 milioni di Dollari, e nel quarto trimestre il programma di richiamo dovrebbe avere un costo stimato intorno ai 270 milioni di Dollari.
Secondo Hwang, “il richiamo è un fattore negativo a breve termine, ma si rivelerà essere una decisione saggia perchè altre misure non avrebbero fatto riguadagnare a Samsung la fiducia da parte di consumatori ed investitori”.
L’utile operativo della compagnia asiatica, quindi, potrebbe essere tagliato di circa 740 milioni di Dollari entro la fine dell’anno, una cifra non molto distante dal miliardo di dollari ipotizzato questa mattina da Bloomberg.