Questo gamberetto riesce a chiudere la sua chela gigante con una velocità impressionante

Questo gamberetto riesce a chiudere la sua chela gigante con una velocità impressionante
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Sono state studiate le incredibili capacità di un piccolissimo organismo marino, molto simile ad un gamberetto, che riesce a chiudere la sua chela in meno di 0,01 secondi nonostante le sue piccolissime dimensioni.

La natura, come sempre, si rivela una fonte inesauribile di sorprese e fenomeni talmente incredibili da lasciarci a bocca aperta. In questo caso, un piccolo organismo marino possiede una velocità da Guinness dei primati. Il nostro animaletto da record appartiene all’ordine degli Amphipoda e, se vogliamo, assomiglia ad un piccolissimo gamberetto. Le sue dimensioni, infatti, sono alquanto modeste perché misura da 1 a 340 millimetri. Questa specie possiede una chela di piccole dimensioni ed una che è, invece, molto grande e può raggiungere anche un terzo della massa corporea dell’animale.

A discapito delle sue dimensioni, questo piccolo “gamberetto” possiede una incredibile abilità: può chiudere la sua chela più grande in meno di 0,01 secondi. Il movimento è quindi velocissimo soprattutto se consideriamo che l’acqua esercita una certa resistenza al movimento, sia che le sue dimensioni ridotte lo renderebbero vulnerabile a questi movimenti rapidi visto quanto possa essere delicato un organismo così piccolo. Lo studio su questo piccoletto dai movimenti velocissimi è stato pubblicato sulla rivista Current Biology dalla Università di Duke, negli USA.

Cercare di scoprire il segreto della velocità dell’animale non è affatto facile perché le sue dimensioni rendono le varie osservazioni più difficili. Quello che però gli scienziati hanno scoperto è che la chiusura della chela più grossa è così veloce che si genere, in prossimità, un getto d’acqua velocissimo che crea un piccolo mulinello seguito da un rumore caratteristico, molto simile ad un “POP”. Questo forte rumore che si genera a seguito di tale gesto, secondo gli scienziati, è talmente forte e intenso che potrebbe essere usato dall’animale come meccanismo difesa.

Credit immagine: Patek Lab