Il genere umano sta davvero diventando meno violento?

Il genere umano sta davvero diventando meno violento?
di

Secondo Steven Pinker, un celebre ed affermato psicologo evoluzionista, il genere umano è diventato decisamente meno violento nel corso della storia. Sostiene inoltre che il punto di culmine del "pacifismo umano" sia stato raggiunto adesso. Questa tendenza sarebbe stata sostenuta a lungo in quanto più funzionale.

A favore della tesi di Pinker abbiamo alcuni dati che confermano come le morti violente per 100 mila abitanti siano diminuite molto negli ultimi tempi. Chiaramente eliminando dalla civiltà moderna usanze come il sacrificio umano, il linciaggio, l'abuso coniugale (quantomeno legalmente) e barbarie come i pogrom, possiamo dire che la violenza è diminuita.

Com'è presumibile, questi cambiamenti positivi sono un "sintomo" dell'ascesa alla modernità della maggior parte degli stati. É alle innovazioni in ambito economico, tecnologico, alle lotte per la parità di genere e al miglioramento delle condizioni degli esseri umani che dobbiamo probabilmente questa riduzione della violenza.

É persino possibile che stiamo diventando troppo narcisisti per curarci di faccende primitive e selvagge come la violenza sugli altri.

D'altra parte è anche vero che è impossibile per noi risalire al passato e calcolare precisamente quante persone siano decedute per morte violenta. Mancano ad esempio dei dati globali delle probabilmente comuni violenze sui partner nel corso della storia. Anche per quanto riguarda le violenze coloniali e criminali, sappiamo per certo che si tratta di dati sottostimati.

Qualcosa su cui tuttavia è possibile concordare è che sono state le guerre e i genocidi gli eventi violenti che hanno causato più morti in assoluto e che in effetti hanno definito i periodi più oscuri della storia globale (a proposito di periodo oscuro, il Medioevo come può essere definito?).

Attualmente sappiamo che dal 1950 i morti sul campo di battaglia sono nettamente calati e che dal 1600 le guerre tra potenze sono a loro volta diminuite. Il vero dubbio dei ricercatori sta nel capire se si tratta di tendenze violente o semplicemente di momenti ciclici che spiegherebbero l'aumento o la diminuzione degli atti violenti.

Dati più o meno oggettivi sono quelli che vedono l'Europa occidentale in un periodo di pace senza precedenti dalla fine della seconda guerra mondiale nel '45. Anche nel sud-est asiatico i conflitti sono diminuiti dopo gli anni '60.

Allora seguendo questo andamento potremmo davvero raggiungere la pace universale? Questo è impossibile da dire, attualmente, ma possiamo concordare sul fatto che la diminuzione della violenza è un'ottima cosa di questi tempi!