I germi terrestri non possono contaminare la superficie di Marte, secondo uno studio

I germi terrestri non possono contaminare la superficie di Marte, secondo uno studio
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Gli scienziati hanno paura che i microrganismi della Terra possano contaminare l'acqua presente su Marte, dal momento che non abbiamo modo di sterilizzare completamente le nostre apparecchiature dai microbi terrestri. Secondo una nuova ricerca, tuttavia, non dovremmo preoccuparci di questo "piccolo" dettaglio.

"La vita sulla Terra, anche la vita estrema, ha certi limiti ambientali a cui può resistere", spiega lo scienziato planetario Edgard G. Rivera-Valentín della Universities Space Research Association (USRA) e il Lunar and Planetary Institute (LPI). "Abbiamo studiato la distribuzione e la chimica dei liquidi stabili su Marte per capire se questi ambienti fossero adatti - almeno - per la vita estrema sulla Terra."

Sul nostro pianeta, infatti, esistono luoghi estremi in cui è possibile trovare i cosiddetti "estremofili". Tuttavia, sul Pianeta Rosso questi organismi farebbero molta fatica per sopravvivere. L'acqua liquida è un requisito per la vita e su Marte se ne trova pochissima in superficie. Naturalmente, l'acqua non deve essere fresca per sostenere la vita, sappiamo che i sali di sodio, magnesio e calcio sono abbondanti sul pianeta, se questi si mescolassero con l'acqua per creare una "salamoia" si potrebbe creare una sorta di "pozza" per la vita.

La domanda che si sono posti gli esperti è una: questa salamoia liquida può formarsi e rimanere sulla superficie marziana abbastanza a lungo da far prosperare la vita terrestre? "Abbiamo utilizzato le informazioni sul clima marziano sia da modelli atmosferici che da misure di veicoli spaziali. Abbiamo sviluppato un modello per prevedere dove, quando e per quanto tempo le salamoie sono stabili sulla superficie e sul sottosuolo superficiale di Marte", afferma Alejandro Soto del Southwest Research Institute.

Il team ha scoperto che questa salamoia può persistere fino a sei ore dall'equatore alle alte latitudini, oltre il 40% della superficie marziana. Ciò può avvenire solo stagionalmente, per circa il 2% dell'anno. Insomma, i futuri esploratori terrestri, come il rover Perseverance della NASA, potranno stare tranquilli.