No, giocare ai videogiochi violenti da bambino non aumenta l'aggressività, per uno studio

No, giocare ai videogiochi violenti da bambino non aumenta l'aggressività, per uno studio
di

Quante volte in TV abbiamo sentito che "i videogiochi fanno diventare violenti"? Ovviamente, la maggior parte delle volte si parla solamente per sentito dire o per cercare possibili cause che non stanno in piedi, tanto per dare la colpa a qualcosa. A questo proposito, uno studio sembra intervenire in difesa dei videogame.

Uuno studio decennale pubblicato su Cyberpsychology, Behaviour e Social Networking non ha trovato alcun collegamento tra i videogiochi violenti - giocati dai bambini - e l'aumento dell'aggressività negli anni successivi. Dopo aver giocato per molte ore, infatti, questi bambini non hanno mostrato alcun aumento significativo dell'aggressività rispetto a quelli che hanno giocato per poco temo, o mai, dopo 10 anni.

Ciò, in poche parole, significa solo una cosa: le tendenze violente di un soggetto che ha giocato ai videogiochi probabilmente non derivano da quest'ultimi. Nello studio, invece, il videogioco viene visto da una luce differente, poiché secondo gli esperti offre un modo per "far distrarre dai problemi" i bambini che ne fanno uso.

Il gruppo di bambini che hanno giocato a giochi "violenti" (come GTA V) "ha mostrato sintomi depressivi più elevati durante la prima adolescenza ma ha diminuito l'ansia. È possibile che questo gruppo usasse videogiochi violenti per gestire o far fronte ai sintomi depressivi", scrivono gli autori. Inoltre, continuano, "precedenti ricercatori hanno dimostrato che giocare ai videogiochi come meccanismo di distrazione dai problemi può essere efficace, sebbene questi studi non siano riusciti a considerare il contenuto dei videogiochi giocati".

Sicuramente uno studio che deve essere approfondito, ma che fa guardare con un altro occhio - sicuramente meno giudicatore - questa bellissima forma di intrattenimento.