Gli economisti: la prossima emergenza ambientale? I Bitcoin

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Gli economisti hanno rilasciato delle previsioni in merito alla prossima emergenza ambientale, che secondo le loro analisi sarà legata ai Bitcoin.

Il maggior sostenitore di questa teoria è l'economista Alex de Vries, già salito agli onori delle cronache quando aveva pubblicato sul suo blog il risultato dei calcoli relativi a quanta energia consuma una singola transazione Bitcoin. In particolare, stando a Vries, il processo di estrazione della Blockchain di Bitcoin richiederebbe circa tre volte l'energia che serve per l'estrazione dell'oro. Questo significa che, secondo le stime, entro la fine del 2018 la criptovaluta in questione consumerà lo 0,5% del fabbisogno energetico mondiale. Per farvi un esempio concreto, si tratta circa del consumo dell'intera Austria. Insomma, un problema da non sottovalutare, che Vries & Co. sostengono essere la prossima emergenza ambientale.

Tuttavia, le analisi di Vries sono spesso state criticate dai sostenitori di Bitcoin, che ritengono che il tutto sia stato messo in piedi per screditare la criptovaluta. "Ci sono alcuni irriducibili nella comunità Bitcoin che non vogliono discutere l'argomento perché possiedono la criptovaluta e quindi credono che sia dannoso per loro. [...] Ma nel complesso sto ricevendo molte reazioni estremamente positive da parte di persone che apprezzano il fatto che sto cercando di capire questo problema che sta crescendo di entità piuttosto rapidamente", ha dichiarato l'economista ai microfoni di Motherboard.

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