Gli hacker russi avrebbero preso di mira le mail di Clinton prima delle elezioni

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Emergono nuove indicazioni sul possibile coinvolgimento degli hacker russi nell’hack ai danni del partito Democratico americano, che ha portato alla pubblicazione di molte email confidenziali dell’allora candidata Hillary Clinton.

Secondo quanto riferito oggi da un rapporto pubblicato da SecureWorks, il governo russo avrebbe autorizzato l’hack del DNC già da prima delle elezioni. Un gruppo di hacker, conosciuto con i nomi APT28, Sofacy e Fancy Bear, che lavorano per l’intelligence militare russa, avrebbero inviato 19.315 link dannosi a 6.730 persone da Marzo 2015 a Maggio 2016. I loro obiettivi erano la Clinton, il direttore della campagna elettorale John Podesta, il suo staff, tutti i critici nei confronti del governo russo, membri delle forze armate degli Stati Uniti e diplomatici di tutto il mondo.
I ricercatori di sicurezza sono riusciti a rintracciare il tutto in quanto gli stessi hanno utilizzato Bitly per accorciare i link. Il professore Thomas Rid ha analizzato i dati ed ha affermato che 3.134 persone avrebbero ricevuto l’email di phishing e cliccato sull’indirizzo presente al loro interno. Il tutto sarebbe avvenuto attraverso una finta pagina di login in Google, che ha tratto in inganno tutti dal momento che i responsabili della campagna elettorale probabilmente utilizzavano Gmail per le email.
Il presidente della Commissione Intelligence del Senato, Mark Warner, ha anche rivelato che il Cremlino avrebbe utilizzato oltre un migliaio di persone per creare notizie false contro Clinton durante il periodo della campagna elettorale, da rilasciare in stati chiave come il Wisconsin, Michigan e Pennsylvania.