Gli orologi europei sono indietro di sei minuti, ecco perchè

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L'European Network of Transmission System Operators for Electricy ha diffuso questa mattina un comunicato intitolato "Prosecuzione della deviazione di frequenza, originata in Serbia/Kosovo, nella rete elettrica continentale europea" ed in cui parla di un problema che sta affliggendo milioni di consumatori negli ultimi giorni.

Come riportato dalla stampa nazionale, infatti, il motivo per cui è stato diffuso questo gelido comunicato è molto semplice: gli orologi di tutta Europa sono in ritardo, da settimane, di sei minuti. Questo fenomeno non si era mai verificato prima d'ora ed a giudicare da quanto affermato dall'ENTSOE, i ricercatori avrebbero trovato l'inghippo.

La ragione è da ricercare nella lite politica in corso tra Serbia e Kosovo, che ha provocato un ritardo - registrato dalla metà di gennaio - sugli orologi elettronici, il cui funzionamento dipende dalla rete elettrica, come quelli degli elettrodomestici, o i timer dei termosifoni, mentre non si può dire lo stesso per quelli degli smartphone e computer. Nella fattispecie, nelle ultime settimane il ritardo accumulato sarebbe di circa sei minuti.

La comunicazione è arrivata dall'ENTSOE in quanto rappresenta gli operatori telefonici di venticinque paesi europei, tra cui Spagna, Turchia, Polonia, Paesi Bassi ed ovviamente anche Italia.

Ma veniamo alle ragioni precise: il tutto è da imputare alla frequenza dell'elettricità dell'Europa, di 50 Hertz, che garantisce un funzionamento regolare di tutti gli elettrodomestici ed altri apparecchi che la utilizzano. Di recente però il Kosovo non ha generato abbastanza elettricità, e la Serbia non ha rispettato gli obblighi internazionali che prevedono che il paese compensi eventuali sbalzi da parte del Kosovo.

Il tutto è da ricercare in una disputa internazionale che dura da quasi dieci anni, che ha avuto per la prima volta un impatto sulla collettività delle persone.

Il problema non è di poco conto, e per questo nel comunicato l'ENTSOE sottolinea che "urge una soluzione politica" subito.

Le soluzioni a questo problema sono due: innanzitutto occorre erogare l'energia in eccesso per far tornare tutto alla normalità. Gli utenti, dal loro canto, o portano avanti gli orologi di sei minuti manualmente, oppure li lasciano correre in ritardo per un periodo di tempo che potrebbe richiedere "alcune settimane per tornare alla normalità".