Gli scienziati: misteriosamente scomparso tutto il metano nell'atmosfera di Marte
Era il 2004 quando l'orbiter Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) trovò per la prima volta tracce di metano nell'atmosfera di Marte, anche se alcuni esperti avanzarono perplessità riguardanti l'affidabilità dello strumento. Nel 2014, anche il rover Curiosity ha scoperto picchi di 0,7 ppb verso la fine dell'estate settentrionale.
Per mettere fine una volta per tutte agli scetticismi, nel 2016 l'ESA ha inviato su Marte il Trace Gas Orbiter (TGO), che dispone di due spettrometri (NOMAD e ACS) progettati proprio per rilevare il metano presente nell'atmosfera marziana, anche in concentrazioni molto basse.
Ebbene, se fino a pochi anni fa su Marte era presente una quantità consistente di metano, ora quest'ultimo sembra essere sparito totalmente. Infatti, stando a quanto riportato da ScienceMag, il team del Trace Gas Orbiter ha dichiarato, nel contesto dell'American Geophysical Union di Washington tenutasi lo scorso 12 dicembre, che gli spettrometri stanno funzionando alla grande ma che i dati confermano la totale assenza di metano nell'atmosfera marziana.
"In realtà c'è ancora del 'rumore' da sistemare", ha dichiarato Ann Carine Vandaele, scienziato del Royal Belgian Institute for Space Aeronomy di Bruxelles e membro del team di NOMAD. "Ma appare evidente che non c'è alcuna traccia di metano".
La scoperta ha lasciato a bocca aperta gli scienziati, visto che il metano è un importante segnale dell'esistenza della vita su un Pianeta. Per farvi un esempio, l'uomo, la mucca, il campo di riso e il pozzo di petrolio sono tutti accumunati dalla capacità di produrre questo idrocarburo.
Quando Curiosity aveva trovato delle tracce, il team dietro al rover aveva ipotizzato che il metano provenisse dalle viscere (organiche e geologiche) di Marte. La recente scoperta sembra confermare questa ipotesi, ma gli scienziati ritengono anche che ogni anno entrino centinaia di tonnellate di sostanze organiche nell'atmosfera marziana, che bruciando dovrebbero appunto formare metano. Gli scienziati si stanno quindi interrogando su dove sia finita questa enorme massa di materia. Insomma, sembra proprio che il TGO, che continuerà a funzionare fino al 2022, ci garantirà molte altre scoperte interessanti.
FONTE: ScienceMag
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