Gli ultimi istanti di Cassini in prossimità di Titano, prima dello schianto su Saturno
Prima di schiantarsi contro l'atmosfera di Saturno, la sonda spaziale Cassini è passata nei pressi della gigantesca luna Titano per l'ultima volta il giorno 11 settembre 2017. Qui ha ripreso il polo nord della luna ad un livello di dettaglio tale da poter distinguere i laghi e i mari di metano ed etano. L'immagine è visibile in calce alla notizia.
Come potete osservare nella foto, il Punga Mare si trova al centro dell'immagine, con un'estensione di circa 390 km. Sotto si estendono il Ligeia Mare largo 500 km e il più grande Kraken Mare che si dilunga per 1.200 km. Tutte le macchie nere più piccole corrispondono ai laghi, distribuiti attorno ai mari del polo nord: la formazione di questi bacini di metano ed etano (composti chimici formati da idrogeno e carbonio) è tutt'oggi sconosciuta.
L'atmosfera di Titano è un altro dei misteri della gigantesca luna che orbita attorno a Saturno. Questa è densa e il ciclo del metano è simile a quello dell'acqua sulla terra, che evapora, forma le nubi e ricade sottoforma di pioggia per riempire i bacini d'acqua. Sappiamo che durante l'estate il polo sud di Titano ha mostrato una notevole formazione di nuvole, tuttavia lo stesso non accade al polo nord: nella foto sono visibili delle nuvole (rade) poco sotto il centro.
L'immagine è un mosaico composto da immagini ricavate sfruttando la narrow-angle camera, sfruttando dei filtri sensibili alla lunghezza d'onda del vicino infrarosso (938 nm). La distanza della sonda dalla superficie dela luna è di circa 140.000 km.
La missione Cassini è nata dalla cooperazione della NASA, dell'ESA e dell'italiana ASI. Il satellite è stato guidado dalla NASA presso il JPL (Jet Propulsion Laboratory) in Pasadena, California, fino al 15 settembre 2017, il giorno della sua distruzione avvenuta con lo schianto sull'atmosfera di Saturno.
Le tappe più importanti del viaggio della sonda spaziale Cassini le trovate negli speciali sul suo ultimo bacio a Titano, insieme a quelle sul mondo acquatico sotto la crosta ghiacciata di Encelado, sulla particolare illusione ottica generata sui suoi anelli, sulla decisione della NASA di distruggere la sonda, su un piccolo riassunto delle scoperte più rilevanti e i suoi ultimi istanti di vita. L'ultima immagine pubblicata dalla NASA ritrae Titano e Teti.
FONTE: nasa
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