Gli USA non permetteranno a China Mobile di operare in America, "rischi per la sicurezza"
L'incubo rappresentato dalle compagnie tecnologiche cinesi sembra non abbandonare mai gli americani. Dopo avervi parlato del recente ban istituito nei confronti di ZTE, ora parzialmente revocato, un altro colosso asiatico è finito nel mirino delle autorità, preoccupate per la sorte della sicurezza nazionale.
Il governo degli Stati Uniti ha dichiarato la compagnia telefonica China Mobile, la più grande al mondo dopo Verizon e AT&T, un possibile "rischio per la sicurezza del Paese". Ieri il National Telecommunications and Information Administration (abbreviato con l'acronimo NTIA) ha pubblicato un documento nel quale intima e avverte la Federal Communications Commission di non permettere a China Mobile di operare all'interno dei confini americani.
La richiesta da parte della società di estendere i propri servizi negli Stati Uniti risale al lontano 2011, data in cui China Mobile ha contattato ufficialmente la FCC per inoltrare la documentazione necessaria; da allora non si è saputo più nulla, tanto che nel 2013 il Consiglio dell'azienda cinese ha scritto una lettera, sempre indirizzata alla FCC, nella quale si menziona che "i ritardi vertiginosi con i quali sta venendo elaborata la richiesta hanno causato danni ingenti al futuro business condotto da China Mobile negli Stati Uniti d'America".
Il fatto che la compagnia asiatica si in larga parte di proprietà del governo cinese preoccupa le istituzioni giudiziarie americane: al momento della richiesta, nel 2011, il 74% di China Mobile apparteneva infatti alle autorità asiatiche, una percentuale troppo alta secondo la NTIA, le cui disposizioni prevedono che ogni società in cui il governo di un paese partecipa per più del 10% debba essere sottoposta a scrutinio.
"China Mobile è vulnerabile al controllo e all'influenza esercitati da parte del governo cinese. L'autorizzazione ad operare all'interno del nostro paese porta con sé rischi troppo grandi per la sicurezza nazionale, rischi che sono solamente destinati a diventare più grandi e problematici" si legge nel documento. La preoccupazione è che l'azienda asiatica possa esercitare una forte campagna di spionaggio industriale ed economico nei confronti dell'America, che se unita alle enormi risorse a sua disposizione e alla sua dimensione danno vita ad un vero e proprio incubo per le autorità, che temono cyber attacchi ed intrusioni informatiche.
Anche se l'hardware utilizzato dal colosso cinese è considerabile "sicuro", stando alla NTIA questo aspetto verrebbe annullato completamente dal fatto che ad operare sull'hardware sarebbe China Mobile stessa.
FONTE: The Verge
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