Google fa affari con la Cina? Non è un problema per la sicurezza, dice la Casa Bianca

Google fa affari con la Cina? Non è un problema per la sicurezza, dice la Casa Bianca
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La Casa Bianca ha dato una risposta formale alle esternazioni di Peter Thiel, che aveva accusato Google di essere stata infiltrata dalle intelligence della Cina. A rispondere è il Segretario al Tesoro degli USA, che giusto ieri aveva attaccato Amazon.

Se ieri riportavamo che Mnunchin è fermamente convinto che Amazon abbia distrutto il settore retail americano, il Segretario a quanto pare non è particolarmente impensierito dall'ipotesi che Google sia influenzato dal Governo cinese.

Peter Thiel, che ha fondato Paypal, ed è ora membro del board di Facebook, aveva dichiarato durante un comizio di ritenere che Google sia stata infiltrata da agenti dell'intelligence cinese. In quell'occasione aveva chiesto all'FBI di indagare.

A poche ore dalla sua dichiarazione, una rappresentante di Google aveva dichiarato al Congresso degli Stati Uniti che ormai il Progetto Dragonfly non è più attivo. In altre parole, Mountain View non avrebbe più ambizioni sulla Cina.

Mnunchin ha rivelato di aver approfondito la questione con il Presidente Trump, non rilevando alcun motivo di preoccupazione per la Sicurezza nazionale negli affari di Google in Cina. "Il lavoro di Google in Cina è molto, molto, marginale", ha poi aggiunto.

Per la cronaca, della penetrazione di agenti cinesi dentro Google, si hanno le stesse prove di quella dei rettiliani nella Casa Bianca. Assolutamente nessuna. Tuttavia, pochi giorni fa l'ex N.1 della security di Facebook aveva parlato di un'altra possibile strategia operata dalle potenze straniere per influenzare le grandi aziende americane.