Google all'Antitrust Europeo: "pronti a dare maggiore visibilità ai concorrenti"

Google all'Antitrust Europeo: 'pronti a dare maggiore visibilità ai concorrenti'
di

A seguito della multa da 1,50 miliardi di Euro subita da Google ed annunciata questa mattina dall'Antitrust Europeo per abuso di posizione dominante in Adsense, è immediatamente arrivata la risposta del colosso del web.

In una dichiarazione riportata da Reuters, la compagnia di Mountain View ha annunciato che ha già apportato ed apporterà una serie di modifiche per venire incontro alle preoccupazioni dei regolatori dell'Unione Europea, che negli ultimi tempi hanno multato la società americana anche per Android.

"Abbiamo sempre convenuto che i mercati sani e prospicienti sono nell'interesse di tutti. Abbiamo già apportato una serie di modifiche ai nostri prodotti per rispondere alle preoccupazioni della Commissione Europea" ha affermato Kent Walker, vicepresidente senior per gli affari globali di Google, il quale ha anche annunciato che "nei prossimi mesi, forniremo ulteriori aggiornamenti per dare maggiore visibilità ai concorrenti in Europa".

Interessante notare come Google non abbia risposto direttamente alla multa comminata oggi da Margrethe Vestager e notificata ieri ai legali. Probabile che gli avvocati stiano già studiando la strategia difensiva da portare in tribunale in caso di ricorso, come già fatto per le altre sanzioni.

Di seguito la traduzione integrale del post pubblicato su Blogpost:

"Per quasi un decennio, siamo stati in contatto con la Commissione europea per spiegare come funzionano alcuni dei nostri prodotti. In questo lungo processo, siamo sempre stati d'accordo su una cosa: mercati sani e prosperi sono nell'interesse di tutti.

Una caratteristica fondamentale dei mercati aperti e competitivi 一 e dei prodotti Google 一 è il cambiamento costante. Ogni anno apportiamo migliaia di modifiche ai nostri prodotti sulla base dei feedback che riceviamo dai nostri partner e dagli utenti. Negli ultimi anni, abbiamo anche apportato cambiamenti in risposta alle preoccupazioni formalmente sollevate dalla Commissione Europea: a Google Shopping, alle licenze delle nostre app e ad AdSense per la ricerca.

Abbiamo continuato ad ascoltare attentamente i feedback, sia quelli della Commissione Europea sia quelli di altri, e come risultato nei prossimi mesi apporteremo ulteriori aggiornamenti ai nostri prodotti in Europa.

Dal 2017, anno in cui abbiamo modificato Google Shopping per rispettare l’ordine della Commissione, abbiamo apportato una serie di cambiamenti per rispondere a questi riscontri. Recentemente, abbiamo iniziato a testare un nuovo formato che fornisce link diretti a siti comparatori di prezzo, oltre a specifiche offerte di prodotti dei merchant.

Sui telefoni Android è sempre stato possibile installare qualsiasi motore di ricerca o qualsiasi browser, indipendentemente da quelli preinstallati sul telefono al momento dell'acquisto. In effetti, un tipico utente di telefoni Android installa in media circa altre 50 applicazioni sul proprio dispositivo.

A seguito della decisione della Commissione del luglio 2018, abbiamo modificato il modello di licenze che regola le app Google sviluppate per i telefoni Android, creando nuove licenze separate per Google Play, per il browser Google Chrome e per Google Search. In tal modo, abbiamo mantenuto la libertà per i produttori di telefoni di installare qualsiasi app concorrente accanto ad un'app Google.

Ora faremo di più anche per assicurarci che i proprietari di telefoni Android siano a conoscenza dell'ampia scelta di browser e motori di ricerca disponibili per i loro telefoni. Nei prossimi mesi, attraverso il Play Store, cominceremo a chiedere alle persone che usano dispositivi Android, già esistenti o nuovi, quale browser e app per la ricerca

Abbiamo sempre cercato di offrire alle persone le risposte migliori e più veloci, direttamente da Google così come dall’ampia gamma di siti specializzati e fornitori di app oggi disponibili. Questi ulteriori cambiamenti testimoniano il nostro impegno costante ad operare in modo aperto e basato su principi".

Queste dichiarazioni arrivano proprio nel giorno in cui Big G ha annunciato che consentirà agli utenti europei di Android di scegliere il browser e motore di ricerca predefinito.