Google ha bloccato una proposta del W3c che avrebbe potenziato la tua privacy

Google ha bloccato una proposta del W3c che avrebbe potenziato la tua privacy
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Google ha bloccato una proposta che avrebbe imposto una standardizzazione della privacy, il colosso è stato l'unico membro del World wide web consortium a votare contro, ma tanto è bastato per congelare l'iniziativa.

Vista la delicatezza dei compiti dell'organizzazione, il consorzio fondato e guidato da Tim Berners-Lee prende decisioni esclusivamente all'unanimità. La votazione era su un nuovo standard sulla privacy degli utenti proposto dal Privacy Interest group (Ping). Alla votazione hanno partecipato anche gli altri colossi membri del W3c, tra cui Alibaba, Microsoft, Netflix, Apple e Amazon.

Secondo i critici, Google avrebbe bloccato il nuovo standard per non compromettere il suo business model, che si basa prevalentemente sui dati degli utenti.

La proposta del Ping prevedeva una procedura per bloccare tutti quei progetti, le applicazioni e i siti che potenzialmente possono costituire un rischio per la privacy delle persone. Le votazioni si sono tenute lo scorso 4 agosto, ma Bloomberg ha ottenuto e divulgato un resoconto dettagliato solamente in queste ore.

Ora è in corso una nuova trattativa, poi la palla potrebbe passare a Tim Berners-Lee, che presiede il consorzio.

Le raccomandazioni del W3c, che fondamentalmente detta come funziona il web e quali standard comuni promuovere, non sono vincolanti in linea teorica, ma in pratica sono estremamente influenti. Questo perché un sito o una applicazione che non le rispetti potrebbe venire bloccato dai principali browser sul mercato.