Google: cambio all'algoritmo, ora alcuni siti saranno penalizzati nelle ricerche

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Era nell'aria da un po' di mesi, oggi finalmente sappiamo a partire da quando Google cambierà radicalmente i criteri di ranking. Si prevede un giro di vite piuttosto netto per i siti più pesanti e scarsamente ottimizzati.

Ora, infatti, alla lunga lista di requisiti da soddisfare per far felici i capricci (si fa per dire) di Google si aggiunge un nuovo criterio: i tempi di caricamento. Più la pagina indicizzata sarà ottimizzato e leggera –permettendo, dunque, un caricamento più rapido– maggiori sono le chance che questo si posizioni nei primi risultati.

Già dal 2014 Google aveva iniziato a segnalare alcuni risultati come "mobile firendly", ottimizzati per gli smartphone. Nel 2016, poi, Google ha deciso di rimuovere l'indicatore banalmente perché ormai quasi tutti i siti web hanno una versione mobile.

I nuovi criteri, che saranno in vigore da luglio, non dovrebbero comunque compromettere i siti normali: "Quello che noi chiamiamo Speed Update –scrive Google in una nota– colpirà solo una piccola percentuale dei risultati, esclusivamente quelli che forniscono agli utenti la peggiore esperienza di navigazione possibile". Poco o nulla dovrebbe cambiare per i pesi medi o per i siti più grandi che, si presuppone, siano già adeguatamente ottimizzati per garantire una navigazione agevole e rapida.

Per verificare il rispetto dei nuovi criteri, Google suggerisce l'utilizzo di alcuni tool come il Chrome User Experience Report, Lighthouse e PageSpeed Insights.