Google, causa antitrust per abuso di posizione dominante pronta anche in India

Google, causa antitrust per abuso di posizione dominante pronta anche in India
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La causa antitrust contro Google avviata dal Dipartimento di Giustizia statunitense per monopolizzazione illegale della ricerca e dei mercati pubblicitari ha dato via a una reazione a catena sorprendente e che potrebbe cambiare il futuro del colosso di Mountain View: sempre più stati si stanno muovendo contro Google con altre cause nazionali.

In ordine cronologico, dopo gli Stati Uniti è stata la Korea Fair Trade Commission (KFTC) sudcoreana a dichiarare che prossimamente potrebbe avviare un’inchiesta ai danni di Google per aver impedito ai produttori di smartphone locali come Samsung Electronics di utilizzare altri sistemi operativi oltre Android; ma anche la AGCM italiana, tramite comunicato stampa ufficiale, ha annunciato di aver aperto un’istruttoria nei suoi confronti per presunto abuso di posizione dominante nelle campagne di display advertising.

Ora, secondo recenti rapporti pubblicati da ITHome, l’organo antitrust indiano Competition Commission of India (CCI) avrebbe avviato altre indagini sulle attività di Big G nel suo Play Store, sempre per presunto abuso di posizione dominante: la commissione ha annunciato lunedì che la causa antitrust verrà aperta fra poco, giusto il tempo di concludere le indagini sulla promozione di Google Pay nel processo di configurazione degli smartphone Android, in corso poiché si pensa che il sistema di fatturazione del Play Store sia “dannoso per le applicazioni e per gli utenti che facilitano i pagamenti tramite UPI”, senza contare le commissioni elevate per gli acquisti in-app pari a circa il 30%.

Come si concluderà la vicenda? Con ogni probabilità varierà da paese a paese, ma nel caso degli Stati Uniti – dove la causa antitrust è particolarmente ambiziosa – potrebbe persino verificarsi la vendita del browser Chrome, evenienza già valutata dallo stesso Dipartimento di Giustizia nel corso delle indagini preliminari.