Google fa ricorso contro la sentenza francese sul diritto all'oblio

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Qualche tempo fa, vi avevamo parlato dell' obbligo, indetto dal Garante della commissione per l'informatica e la libertà francese, emesso contro Google. La sentenza del CNIL obbligava ad applicare il diritto all'oblio anche al di fuori dei territori dell'Unione Europea.

Come al solito le idee vengono espresse tramite un post sul proprio blog scritto da Kent Walker, Senior Vice President and General Counsel, di Google.
"Attendiamo fiduciosi che la Corte riveda il caso, con la speranza che vengano tutelati i diritti dei cittadini in ogni parte del mondo, ad attingere ad informazioni assolutamente legali", ha spiegato Walker, aggiungendo che Google ha rivisto circa 2 milioni di pagine web in UE deindicizzandone circa il 40%.
Con queste parole, Walker, ha voluto sottolineare come l'azienda stia restringendo l'accesso ai link deindicizzati in tutta l'Europa. In pratica se un utente cercasse di raggiungere un contenuto eliminato per il diritto all'oblio, questo non sarebbe visibile su tutti gli altri domini eurpei (google.fr, google.it, google.de ecc..).
La risposta del colosso high-tech alla nuova sentenza che aveva imposto l'estensione del diritto a tutti i servizi di ricerca Google del mondo è l'impugnazione del verdetto in quanto, tra le motivazioni, "non esiste alcuna legge del genere al di fuori del vecchio continente".
Ci sarà dunque un nuovo capitolo di questa spinosa vicenda, ora non ci resta che aspettare la nuova pronuncia del Consiglio di Stato francese.