Google Meet migliora sicurezza chiamate: arriva crittografia lato client

Google Meet migliora sicurezza chiamate: arriva crittografia lato client
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In attesa della fusione tra Google Meet e Duo per le videochiamate, Big G continua a rilasciare funzionalità importanti per il suo servizio: l’ultimo dei tanti riguarda la crittografia lato client per potenziare la sicurezza di videochiamate e contenuti condivisi all’interno della piattaforma di videoconferenze.

Google ha annunciato questa novità tramite il suo blog Workspace proprio nelle ultime ore, specificando che già oggi Meet crittografa tutti i dati degli utenti e che questa feature lato client è solamente un passo avanti ulteriore per consentire a tutti di controllare le proprie chiavi di crittografia. In poche parole, aumenta la riservatezza.

Per la Grande G si tratta di “un'altra pietra miliare significativa” che introduce “il più alto grado di protezione e controllo sui propri dati” per tutti coloro che usano frequentemente Google Meet. Si ricorda, difatti, che l’attivazione di questa funzionalità farà sì che Google non possa accedere a contenuti audio e video condivisi dagli utenti “in nessun caso”.

Anche le chiamate crittografate lato client inizieranno solo quando arriva l'organizzatore, mentre coloro che si uniranno in anticipo dovranno aspettare la sua connessione per godere della massima sicurezza. Tuttavia, con la loro attivazione si segnala la impossibilità di usare sottotitoli o cancellazione del rumore basata su cloud, poiché in tali contesti è necessaria l’elaborazione e analisi lato server delle chiamate.

La crittografia lato client per Meet arriverà prima agli utenti Web, con il supporto per sale riunioni e dispositivi mobili in arrivo. Il servizio è ora disponibile per i clienti di Google Workspace Enterprise Plus, Education Standard ed Education Plus. Gli utenti Google Workspace Essentials, Business Starter, Business Standard, Business Plus, Enterprise Essentials, Education Fundamentals, Frontline e nelle categorie d’insegnamento e no profit, nonché i clienti G Suite Basic e Business, non potranno accedervi.

Altrettanto attesa è anche la condivisione dal vivo di un’app di terze parti durante le chiamate.