Google Play Store obbliga app a dichiarare quali dati sensibili chiedono agli utenti

Google Play Store obbliga app a dichiarare quali dati sensibili chiedono agli utenti
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Google in queste settimane sta agendo con molta decisione a favore della privacy dei suoi utenti. In seguito all’annuncio della rimozione delle app per registrare chiamate dal Play Store, Big G si prepara a costringere gli sviluppatori a dichiarare quali dati raccolgono le loro applicazioni.

Questa nuova etichetta, come riportato sulle pagine di supporto della stessa società, verrà implementata in queste ultime giornate di aprile 2022 e diventerà obbligatoria entro il 20 luglio 2022 per tutti gli sviluppatori. Essa opererà a tutti gli effetti come avviso sulla privacy per fornire agli utenti informazioni cruciali a colpo d'occhio, così da aiutarli a decidere se desiderano procedere con l'installazione.

Tale soluzione obbligherà i dev a dichiarare non solo i dati raccolti, ma quali di essi verranno condivisi con terze parti: se un utente vorrà sapere maggiori informazioni su una voce particolare, dunque, dovrà toccare la voce corrispondente per espandere il menu approfondito. Altra sezione sarà completamente dedicata ai meccanismi di sicurezza dei dati raccolti dall’app, ovverosia alla possibilità di chiedere la cancellazione dei propri dati in qualsiasi momento. Infine, la porzione Data Safety specificherà se l'app segue le Norme per le famiglie di Google Play.

Tutto ciò arriverà gradualmente sul Play Store e, nel caso in cui gli sviluppatori dovessero rifiutare di conformarsi a queste norme o dovessero travisare la natura effettiva dell’app senza correggere le dichiarazioni rilasciate a Google, allora l’app verrà sospesa dal negozio di applicazioni per smartphone Android.

Considerato che a oggi tutto ciò che dovevano fare gli sviluppatori consisteva nell’inserimento di una e-mail nella sezione “Informazioni aggiuntive” delle app assieme all’informativa sulla privacy, questo nuovo sistema risulta quasi fin troppo severo. In realtà, però, è il minimo indispensabile affinché gli utenti possano sentirsi al sicuro nel momento in cui decidono di scaricare e utilizzare un servizio specifico.

Ricordiamo, in conclusione, che in futuro sul Play Store ci saranno regole più severe anche per le app non adatte ai minori.