Google, richiesta una cifra esorbitante nell'ultima 'Class Action' inglese

Google, richiesta una cifra esorbitante nell'ultima 'Class Action' inglese
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Dopo la maxi-causa intentata da Donald Trump, Google dovrà affrontare una Class Action in territorio inglese in cui è stato richiesto un risarcimento impressionante.

I danni sono stati quantificati per 920 milioni di sterline, una cifra esorbitante che tiene conto dei suoi partecipanti, circa 19 milioni di utenti Android. Intentata da Liz Coll, la causa mette in ballo poco più di un miliardo di Euro.

Il motivo è presto detto. L'azione legale attribuisce a Google la colpa di aver messo in atto comportamenti commercialmente scorretti nei confronti della concorrenza per aver preinstallato il Play Store su tutti i dispositivi con Sistema Operativo Android. In particolare, il dito è puntato contro la commissione del 30% per gli acquisti digitali, ritenuta non solo illegale ma non correlata "con i costi di fornitura dei servizi".

Secondo l'accusa, la pratica, ritenuta scorretta, di preinstallare il Play Store sui dispositivi Android non solo guiderebbe gli utenti verso la piattaforma sviluppata da Google per i pagamenti, ma starebbe anche danneggiando le tasche dei consumatori attraverso il succitato supplemento. Secondo quanto riportato, la causa sostiene che il comportamento di Google starebbe violando la sezione 18 dell'"UK Competition Act" del 1998 e l'articolo 102 del TFUE, il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.

Nel mentre, nel Regno Unito anche Apple è stata chiamata in causa per violazione di brevetti.