Google vieta le app di "sugar dating" nel Play Store: cosa riguardano le nuove restrizioni

Google vieta le app di 'sugar dating' nel Play Store: cosa riguardano le nuove restrizioni
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L’annuncio delle modifiche alle politiche del Play Store da parte di Google non è passata inosservata, tra nuove soluzioni per la sicurezza degli utenti, la cancellazione di app e profili inattivi e, come se non bastasse, la rimozione di contenuti proposti per il “sugar dating”...ma di cosa si tratta, esattamente?

Per chi non conoscesse il termine, “sugar dating” deriva da “sugar daddy” e “sugar mommy”, ovvero quelle persone più anziane interessate a una relazione con un partner più giovane ma di natura transazionale, dunque che prevede la spesa di quantità di denaro importanti a favore della persona più giovane, a patto di ottenere favori sessuali in cambio.

Il divieto di Google rientra quindi nella sua politica sui contenuti inappropriati presenti nella piattaforma, in questo caso specifico con un occhio di riguardo verso le app di sugar dating pensate per permettere alle persone interessate (che dunque acconsentono consapevolmente alla pratica) di incontrare il partner per loro ideale. La società ha dichiarato quanto segue ad Android Police in merito al ban: “Come piattaforma siamo sempre entusiasti di supportare i nostri partner sviluppatori, ma lavoriamo anche duramente per fornire un'esperienza sicura per gli utenti. Abbiamo aggiornato la nostra politica sui contenuti inappropriati per vietare le app che facilitano gli atti sessuali in cambio di un compenso a seguito del feedback che abbiamo ricevuto da ONG, governi e altri gruppi di difesa degli utenti interessati alla sicurezza degli utenti. Ciò allinea le nostre norme con le altre norme di Google e le norme del settore”.

Avendo Apple una politica simile sul suo App Store, questo provvedimento da parte del colosso di Mountain View costituisce un adeguamento agli standard del mercato e lato sicurezza, rivolto alla tutela degli utenti del robottino verde. Non sono invece interessate le app di dating tradizionali come Tinder, Badoo e altre simili.

Restando nell’universo di Big G, l’azienda dovrà affrontare un’importante Class Action in Inghilterra che potrebbe comportare il pagamento di una multa di poco più di un miliardo di Euro.