Google Wear OS, scacco alle app non ufficiali sugli smartwatch Android

Google Wear OS, scacco alle app non ufficiali sugli smartwatch Android
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Attualmente impegnata nelle fasi finali dello sviluppo di Android 12, il sistema operativo open source per smartphone, Google non sembra voler lasciare indietro neanche la sua piattaforma per smartwatch, che riceverà una storica novità a partire da marzo.

Il sideload, pratica ampiamente diffusa nel mondo di Android per l'installazione di app a proprio rischio al di fuori del Play Store, cesserà di essere supportato sugli smartwatch con WearOS.

Con una mossa che mira solo parzialmente questa possibilità, l'intento di Google è invece quello di mandare in pensione il vecchio modello di distribuzione Legacy Embedded App Model, necessario per la pubblicazione delle app per Android Wear e che consentiva indirettamente a WearOS di ricevere pacchetti di installazione anche senza passare dallo Store ufficiale.

Il nuovo modello ha in realtà come obiettivo quello di slegare le app WearOS dalle app companion di Android, rendendo quindi sia più semplice lo sviluppo che più leggeri i pacchetti di installazione.

Un'operazione di "pulizia" e di semplificazione da parte di Google, che di recente ha anche chiuso definitivamente il suo progetto Android Things.

Come conseguenza però, questo renderà inevitabilmente WearOS un sistema operativo più chiuso rispetto alla sua matrice Android, forzando di fatto utenti e sviluppatori a passare attraverso il sistema di distribuzione proprietario di Google, il Play Store ufficiale.