Google X: l'obiettivo è lanciare le consegna attraverso drone entro il 2017

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Dave Vos, il capo del Project Wing di Google, durante l'Air Traffic Control Conference tenuta a Washington nella giornata di ieri, ha rivelato che la società mira a lanciare le consegne attraverso droni entro il 2017.

Si tratta di una tempistica molto ridotta, dal momento che l'FAA ancora non ha finalizzato le nuove regole che dovrebbero proprio disciplinare l'utilizzo dei droni come dispositivi in grado di aiutare il settore commerciale, soprattutto su città densamente popolate. Inoltre, nonostante i numerosi test effettuati, le varie compagnie non hanno ancora dimostrato come questi droni siano in grado di difendersi da eventuali incidenti.
Gur Kimchi, capo del programma Prime Air di Amazon, ha portato la questione all'UTM Convenction della NASA nel luglio di quest'anno. I veicoli civili, infatti, dovrebbero arrivare a volare solo fino a 200 piedi d'altezza, in contrasto con i 400 piedi che l'FAA attualmente permette ai droni. Lo spazio aereo dovrebbe essere condiviso con i droni per le consegne, ma solitamente lo spazio che va dai 200 ai 400 piedi d'altezza è solitamente riservato per il transito di velivoli ad alta velocità. Dai 400 ai 500 piedi, invece, vige la no-fly-zone, mentre gli aerei tradizionali, come gli elicotteri, operano al di sopra, il che mette su piani diversi questi dispositivi.
Anche Google ha piani simili in mente, ma i due giganti tecnologici differiscono sulle tecnologie di comunicazioni. Entrambe le compagnie, comunque, stanno collaborando con la taskforce dell'FAA per creare la prossima generazione di controllo del traffico aereo, insieme al gigante di vendita al dettaglio Wal-Mart.
Finora negli Stati Uniti la Virginia è l'unico stato che ha consentito qualsiasi tipo di consegna attraverso drone, ma la situazione potrebbe cambiare nel giro di un anno o due.

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