Green Pass, il raggiro corre sul web: gli utenti si prestano il Certificato su Whatsapp

Green Pass, il raggiro corre sul web: gli utenti si prestano il Certificato su Whatsapp
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Dopo la chiusura di 32 canali Telegram che vendevano illegalmente la Certificazione Verde, il raggiro del Green Pass si sposta su Whatsapp. Secondo quanto raccontato da Il Corriere della Sera, dopo il caos dei controlli e la nuova circolare del Ministero dell'Interno, sempre più persone si starebbero prestando il QR code tramite la piattaforma.

Il giornale riferisce che l'ultima trovata dei giovani torinesi (ma che sicuramente sarà emulata anche in altre parti d'Italia) prevede l'invio del QR Code ad un amico per entrare nei locali, dal momento che i gestori non sono autorizzati a richiedere i documenti di riconoscimento ma solo a verificare la validità del Certificato attraverso l'app dedicata VerificaC19.

Il raggiro sarebbe particolarmente popolare tra i clienti con età compresa tra i 15 ed i 29 anni: basta scambiarsi un semplice messaggio su Whatsapp per farsi mandare il QR Code da un amico e quindi esibirlo direttamente all'ingresso dove richiesto.

Nel frattempo, i colleghi di Key4Biz, nel frattempo hanno notato che dal sito web del Green Pass è scomparsala frase "l’intestatario su richiesta del verificatore esibisce un proprio documento di identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’App" ed è stata sostituita con "gestori o titolari accertano la validità della certificazione” e non più, a campione, anche l’identità del soggetto attraverso i relativi documenti".