Il grido dell'Etna: ecco le incredibili immagini della nuvola alta 12 km

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Dopo solo poco tempo di relativa quiete, l'Etna è già tornato all'azione, sollevando una enorme nuvola di cenere vulcanica, alta ben 12 chilometri, su tutta la costa ionica della Sicilia. Da Catania a Messina la spettacolare nube ha monopolizzato l'attenzione degli abitanti, tra fascino ed apprensione.

Solo qualche settimana fa vi avevamo mostrato le splendide immagini dell'Etna che si era reso protagonista con fuoco e fulmini sopra il cielo siciliano, regalando un ritratto del vulcano unico ed irripetibile per quello che è conosciuto come uno dei più attivi d'Europa.

Questo lunedì 21 Febbraio, invece, secondo quanto affermato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è stato protagonista con una colata lavica molto interessante, che si è concentrata attorno al cratere sul versante sud-est della montagna fino al pomeriggio.

Fortunatamente, al momento, non ci sono state segnalazioni di feriti o danni nei centri abitati che circondano le pendici del vulcano, che ricordiamo essere molto frequentato da escursionisti, sciatori ed altri turisti.

L'imponente nuvola di cenere emessa dal vulcano, visibile per chilometri, è stato uno spettacolo impressionante della potenza dell'Etna che ha comunque costretto l'INGV ad emettere un avviso di allerta per i voli previsti nella zona.

Ormai lo stratovulcano più famoso d'Europa è ben conosciuto dagli scienziati, che mantengono sempre occhi ed orecchie puntate all'ascolto dei più piccoli brontolii, consci della intensa attività che lo splendido "Muncibbeḍḍu", come viene chiamato dagli abitanti, è sempre pronto a scatenare.

Nella sua storia "movimentata" infatti, l'Etna ha avuto decine di eruzioni memorabili. Nel 1669 ad esempio, in quello che è considerato uno degli eventi più importanti del vulcano, la lava seppellì un'intera area di Catania, devastando inoltre dozzine di villaggi.

Più recentemente, nel 1983, venne addirittura impiegata della dinamite per riuscire a deviare il percorso di alcuni fiumi di lava che lambivano le città. Nel 1992 inoltre, l'esercito dovette costruire un muro di terra per contenere la colata, che per mesi fuoriusciva ininterrottamente dall'Etna, in modo da non far invadere uno dei paesi alle pendici del vulcano.

L'anno scorso, nel 2021, la sua attività non passò inosservata neanche per i satelliti geostazionari, infatti l'eurzione dell'Etna era visibile anche dallo spazio, davvero incredibile.

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