Guai legali per Elon Musk: avrebbe violato la legge sul lavoro degli Stati Uniti

Guai legali per Elon Musk: avrebbe violato la legge sul lavoro degli Stati Uniti
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Mentre Elon Musk lavora a Snailbrook, la città-azienda per i lavoratori di Tesla, SpaceX e The Boring Company, sembra che il miliardario sudafricano sia (nuovamente) finito nei guai con la giustizia. Secondo una corte americana, infatti, Musk avrebbe violato una legge federale sul lavoro nel 2018.

La questione riguarda i lavoratori di Tesla, ed è piuttosto intricata. Nel 2018, su Twitter, Musk aveva spiegato quale fosse la sua posizione sulla formazione di sindacati interni a compagnie come Tesla e SpaceX. Nel caso di Tesla, in particolare, il miliardario aveva spiegato che "non c'è nulla che blocca gli impiegati di Tesla nelle nostre linee produttive a votare la costituzione di un sindacato. Potrebbero farlo domani, se volessero".

Insomma, da queste parole sembra che Elon Musk fosse tutto sommato aperto alla formazione di un sindacato dei lavoratori di Tesla. Tuttavia, in un secondo tweet, il CEO della compagnia automobilistica aveva aggiunto: "perché [i lavoratori] dovrebbero pagare i costi economici di un sindacato e fare a meno delle opzioni sulle azioni per nulla? I nostri dati di sicurezza sono due volte migliori rispetto al passato, e ognuno ha già accesso all'assicurazione sanitaria".

Questa seconda parte del post di Elon Musk ha immediatamente attirato l'attenzione della United Auto Workers Union (UAW), secondo la quale il miliardario avrebbe implicitamente minacciato economicamente i suoi dipendenti con le parole scritte su Twitter. Il perché è semplice: Musk avrebbe collegato tra loro l'appartenenza ad un sindacato e la rinuncia forzata alle opzioni sulle azioni di Tesla, che però non sarebbe affatto automatica e, anzi, non sembra essere incompatibile con la creazione di reti di lavoratori.

Secondo Tesla, il tweet aveva un significato ben diverso, e non era certo una velata minaccia: con le sue parole, infatti, Elon Musk voleva semplicemente dire che i lavoratori delle altre aziende non ricevono azioni e opzioni degli stock delle compagnie per cui lavorano, ma solo il loro salario. In altre parole, il tweet di Elon Musk voleva solo evidenziare che gli impiegati di Tesla ricevevano un trattamento migliore rispetto a quello delle altre compagnie dell'automotive, grazie anche al denaro extra legato alle azioni assegnate ai dipendenti.

Secondo le maggiori associazioni sindacali americane, invece, quella di Musk era una vera e propria minaccia, e come tale è stata perseguita legalmente. Ora, riporta Business Insider, i procedimenti legali si sono conclusi e la Corte d'Appello della Quinta Circoscrizione degli Stati Uniti avrebbe giudicato Elon Musk colpevole di aver infranto la normativa americana sul lavoro, con quella che, secondo i giudici, era una minaccia illegale agli impiegati sul punto di fondare un sindacato.