Guardate cos'è riuscito a catturare il James Webb: Lo spazio primordiale

Guardate cos'è riuscito a catturare il James Webb: Lo spazio primordiale
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Guardare attraverso gli "occhi" del telescopio spaziale Hubble o del James Webb è davvero come un salto nel passato. Stelle ed agglomerati che possono essere scomparsi o aver cambiato forma, pianeti appena nati ma ormai già annichiliti. Questa volta, il JWST ha catturato una zona dello spazio primordiale davvero antichissima e piena di galassie.

Gli astronomi del Cosmic Dawn Center, in Danimarca, hanno infatti scoperto qualcosa di mai visto prima, una delle regioni più dense di galassie nell'universo primordiale. Probabilmente, potrebbe essere la progenitrice di un'enorme galassia simile alla nostra Via Lattea, vista però in un momento in cui si sta ancora assemblando da aggregati più piccoli.

Un'incredibile scoperta, fatta attraverso i potenti strumenti del James Webb Space Telescope, che confermerebbe la nostra comprensione di come si formano le galassie. Che vede la loro evoluzione in modo gerarchico, con piccole strutture che si formano prima nell'universo primordiale, fondendosi successivamente per generare strutture più grandi.

Teorie e simulazioni al computer verificate dalle osservazioni dirette in varie epoche nella storia dell'universo. Ma per studiare la formazione delle strutture primordiali del cosmo, c'è bisogno di guardare il più possibile indietro nel tempo, e quindi, più lontano che mai, con strumenti e tecnologie molto avanzate.

"Senza la sensibilità e la risoluzione spaziale di James Webb non saremmo stati in grado di rilevare nulla. Le fonti erano così deboli e così lontano che è stato davvero incredibile riuscire a catturarle", ha affermato il dott. Shuowen Jin, Marie Curie Fellow presso il Cosmic Dawn Center (DAWN) ed autore principale del presente studio.

Pensate, l'immagine che potete osservare in calce a questo articolo è uno sguardo su un passato di ben 13 miliardi di anni fa, e rappresenta un gruppo di piccole galassie, soprannominato CGG-z5. Rilevato attraverso il programma di osservazione chiamato "CEERS" del JWST, l'universo aveva solo l'8% dell'età attuale. Davvero impressionante.

Non resta quindi che ammirare la splendida immagine che, ovviamente, potete osservare alla massima risoluzione visitando il sito ufficiale del Niels Bohr Institutet. Se invece siete curiosi di approfondire lo studio a riguardo, potete trovare la ricerca completa sulle pagine di Astronomy & Astrophysics.

Guardate cos'è riuscito a catturare il James Webb: Lo spazio primordiale