
Abbiamo guardato nelle galassie più antiche dell'Universo scoprendo qualcosa di strano
Quando spingiamo il nostro sguardo sempre più lontano nello spazio siderale, non possiamo fare a meno di ripercorrere a ritroso la storia dell’Universo. Gli strumenti che ci permettono di osservare le stelle e le galassie più distanti ci permettono quindi anche di raggiungere l’infanzia del cosmo, quando l’Universo era molto diverso.
Grazie al James Webb Space Telescope, alcuni astronomi hanno recentemente osservato alcune delle primissime galassie della storia dell'Universo, così vecchie e distanti da apparirci ancora nel momento della loro formazione. E pare che siano fondamentalmente diverse da quelle moderne.
Negli ultimi 12 miliardi di anni (circa 5/6 della vita totale dell’Universo), il rapporto tra la quantità di elementi pesanti presenti in una galassia e la sua massa totale è rimasto praticamente costante. Tuttavia, all’interno delle 16 galassie esaminate nel nuovo studio, è stata osservata una concentrazione di elementi pesanti molto più piccola, circa un quarto di quella attuale.
Si tratta di un risultato previsto dalle teorie sulla formazione delle galassie che ora è stato finalmente osservato. Secondo gli autori dello studio, infatti, "le galassie sono ancora intimamente connesse con il mezzo intergalattico e soggette a un continuo afflusso di gas, che diluisce efficacemente la loro concentrazione di metalli".
Lo studio rappresenta uno dei primi tentativi di utilizzare JWT per studiare i primi miliardi di anni di vita dell’Universo ma non sarà certo l’ultimo. Il telescopio spaziale ha ormai raccolto una quantità sufficiente di dati da permettere agli scienziati di comprendere meglio l’Universo primordiale.
FONTE: sciencealert
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