La guerra del maiale, uno dei (quasi) conflitti più ridicoli della storia

La guerra del maiale, uno dei (quasi) conflitti più ridicoli della storia
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Nel corso della storia sono esistiti numerosi conflitti, più o meno importanti, che sono rimasti negli annali. Uno dei più ridicoli - alla stregua della guerra delle uova - è l'episodio chiamato "guerra del maiale", con protagonisti due vecchie conoscenze: il Regno Unito e gli Stati Uniti.

Il conflitto si svolse lungo il confine tra il Canada Britannico e gli Stati Uniti d'America nelle San Juan Islands. Le tensioni arrivarono al culmine dopo l'uccisione di un maiale - da qui il nome passato alla storia - ma fortunatamente non causarono nessuna perdita umana, solo quella dello sfortunato suino.

Tutto ebbe inizio nel 1846, quando Regno Unito e Stati Uniti si divisero l'Oregon tenendo conto del 49º parallelo Nord. In mezzo a questo confine c'era l'isola di San Juan. I due paesi, in poche parole, volevano il controllo dell'isola che divideva il confine e quando gli americani cercarono di rivendicare la terra nel 1853, gli inglesi avevano già istituito un allevamento di pecore.

Così gli americani iniziarono a far stabilire dei coloni sull'isola ed entrambe le parti consideravano illegale la presenza dell'altra. Le tensioni arrivarono al culmine il 15 giugno dell'estate del 1859, quando un maiale di proprietà britannica invase il campo di un contadino americano chiamato Lyman Cutler.

Il contadino, seccato dal suino recidivo, sparò all'animale e lo uccise.

Questo maiale apparteneva a Charles Griffin, un impiegato della Compagnia Britannica della Baia di Hudson. Seccato dall'affronto, Griffin denunciò Cutler alle autorità britanniche e quest'ultime minacciarono di arrestare il cittadino americano se non avesse risarcito la parte offesa. A causa della minaccia, il governo a stelle e strisce inviò un comandante militare con 64 soldati a difesa dell'isola e la Corona rispose alla stessa maniera.

Improvvisamente l'isola di confine vide sulle sue terre 400 soldati e 8 cannoni da parte degli USA e più di 1.000 uomini e almeno 5 navi da guerra del Regno Unito. Il conflitto sembrava inevitabile, ma il presidente Stati Uniti James Buchanan ordinò al suo comandante in capo, Winfield Scott, di negoziare con il governatore della Gran Bretagna per giungere a una soluzione pacifica.

L'accordo venne trovato e ogni paese lasciò solo 100 uomini come rappresentanza della forza militare, ma senza l'artiglieria pesante, e nel 1871 fu firmato il Trattato di Washington per affrontare, oltre la questione delle isole San Juan, molti altri disaccordi tra le due nazioni.

Alla fine nel 1872 le isole furono dichiarate territorio americano.