La gympie-gympie, la spaventosa pianta con la puntura che causa dolore per anni

La gympie-gympie, la spaventosa pianta con la puntura che causa dolore per anni
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Le piante sembrano tutte morbidi, soffici e innocue, ma la realtà molto spesso è più crudele di quanto ci si aspetta. La gympie-gympie (Dendrocnide moroides) è un vegetale che viene anche chiamato "la pianta dei suicidi" e un semplice tocco con le sue foglie è abbastanza per avere un dolore inimmaginabile per mesi o addirittura anni.

Il contatto viene descritto "essere bruciati con acido caldo e fulminati allo stesso tempo". L'arbusto è originario delle foreste pluviali dell'Australia nord-orientale e si trova anche in alcune parti dell'Indonesia, può raggiungere un'altezza di tre metri, mentre le foglie a forma di cuore possono crescere dalla dimensione da 2,5 centimetri fino a oltre 50 cm di larghezza.

La tossina dolorosa viene rilasciata attraverso minuscoli filamenti pelosi che coprono gli steli, le foglie e i frutti del vegetale. Sono tante le testimonianze (e le leggende) sulla pianta, ma senza alcun dubbio la più eclatante è quella di Cyril Bromley, un ex militare australiano, che ha trascorso tre settimane in ospedale dove ha subito innumerevoli trattamenti senza successo.

"Ricordo che mi sembrava che ci fossero mani giganti che cercavano di schiacciarmi il petto", ha dichiarato il veterano. "Per due o tre giorni il dolore fu quasi insopportabile; non riuscivo a lavorare o dormire, lo stesso vale per le settimane seguenti. Il bruciore è durato per due anni e si è ripresentato ogni volta che facevo una doccia fredda".

Un parere più scientifico arriva da Marina Hurley una delle massime esperte al mondo di queste piante velenose, che nel 1989 a causa del suo lavoro sul campo venne punta. Il dolore è istantaneo, ma il suo picco viene raggiunto dopo circa 20-30 minuti. I peli dell'arbusto, inoltre, possono rimanere attaccati alla pelle fino a 6 mesi.

In questo lasso di tempo se la pelle viene premuta o lavata, il dolore ritorna. Nonostante molte ricerche, Hurley e colleghi devono ancora capire l'esatta composizione della neurotossina dell'arbusto. Perfino gli esemplari botanici essiccati di 100 anni fa sono ancora pericolosi e possono pungerti, provocando il medesimo dolore (la tossina è chimicamente molto stabile e resistente al calore).

Perché si chiama anche "pianta dei suicidi"? Perché secondo le storie del luogo i cavalli, dopo essere una puntura della pianta, si buttavano giù dalla scogliera. Ci sono molti arbusti estremamente velenosi, come l'Hippomane Mancinella, mentre alcune piante addirittura si mimetizzano per nascondersi dall'uomo.