Hacker americani avrebbero fatto fallire il test della Corea del Nord

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Potrebbe esserci l’ombra degli hacker americani dietro il fallito test missilistico tenuto dalla Corea del Nord nel corso dell’ultimo settimana. Secondo quanto riferito da alcuni siti, sia italiani che degli Stati Uniti, un gruppo di hacker che lavorano per l’intelligence americana potrebbe aver sabotato a distanza i missili.

Il tutto attraverso una serie di attacchi cibernetici. L’indiscrezione è stata lanciata (o, sarebbe meglio dire, ripresa) da un politico conservatore britannico, tale Malcom Rifkind, ex ministro degli esteri e della difesa nel governo John Mayor. Secondo lo stesso, gli americani avrebbero messo su nel 2014, sotto l’amministrazione Obama, un programma cibernetico volto a diminuire la capacità missilistica della Corea del Nord.
Ipotesi in parte confermata da un alto funzionario della Casa Bianca in viaggio in questi giorni con il vice presidente Mike Pence, secondo cui gli USA avevano il controllo dell’intelligence sia prima che dopo il fallito test missilistico.
Nel frattempo, la Corea del Nord ha di nuovo minacciato il mondo di tenere test missilistici ogni settimana.