Hacker potrebbero assumere controllo dei satelliti o trasformarli in armi. È già successo

Hacker potrebbero assumere controllo dei satelliti o trasformarli in armi. È già successo
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I satelliti promettono di rivoluzionare molti aspetti della vita di tutti i giorni: dall'accesso a Internet negli angoli remoti del globo (come vuole fare SpaceX) al monitoraggio dell'ambiente e migliorare i sistemi di navigazione globale. In mezzo a questa novità, c'è un problema: la mancanza di normative sulla sicurezza informatica.

Se gli hacker dovessero assumere il controllo di questi satelliti, le conseguenze potrebbero essere disastrose: dallo spegnere semplicemente i satelliti allo più pericoloso bloccare o falsificare i segnali, creando scompiglio per le infrastrutture come reti elettriche, reti idriche e sistemi di trasporto. Alcuni di questi nuovi satelliti hanno propulsori che consentono loro di accelerare, rallentare e cambiare direzione nello spazio. Se si prendesse il controllo di questi satelliti, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. Gli hacker potrebbero alterare le orbite dei satelliti e farli schiantare contro altri veicoli spaziale o persino con la Stazione Spaziale Internazionale.

I produttori di questi satelliti, in particolare dei piccoli CubeSat, utilizzano tecnologie standard per mantenere bassi i costi. L'ampia disponibilità di questi componenti consente ad eventuali malintenzionati di analizzarli per individuare eventuali vulnerabilità. Inoltre, molti dei componenti si basano sulla tecnologia open source.

Nella produzione dei satelliti, il loro trasferimento e il successivo lancio sono coinvolte tantissime aziende. Senza contare che i veicoli spaziale sono controllati da stazioni di terra, che potrebbero essere attaccate sfruttando qualche invulnerabilità dei software utilizzati. Uno scenario simile si svolse nel 1998, quando alcuni hacker presero il controllo del satellite a raggi X ROSAT. I responsabili dell'attacco riuscirono ad entrare illegalmente nei computer del Goddard Space Flight Center, e comandarono al veicolo di puntare i suoi pannelli solari direttamente verso il Sole. Ciò distrusse irrimediabilmente le sue batterie e rese inutile il satellite.

Negli anni casi simili si sono ripetuti: nel 2008, secondo quanto riferito, alcuni hacker, probabilmente cinesi, presero il pieno controllo di due satelliti della NASA, uno per circa due minuti e l'altro per circa nove minuti.

Al momento non esistono standard di sicurezza informatica per i satelliti e nessun organo di governo per regolamentare e garantire la loro sicurezza. Per complicare le cose, la complessa catena di approvvigionamento di questi satelliti e le molteplici parti coinvolte nella loro gestione significa che spesso non è chiaro chi sia responsabile di eventuali violazioni informatiche. Urge, quindi, una revisione completa a questo meccanismo non ancora molto chiaro. In futuro, sarà indispensabile, visto i grandi progetti per lo spazio.