Hacker russi colpiscono di nuovo Ucraina: utilizzati nuovi virus mai visti prima

Hacker russi colpiscono di nuovo Ucraina: utilizzati nuovi virus mai visti prima
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Proseguono ancora le offensive da parte degli hacker russi ai danni di Ucraina e Paesi occidentali: dopo la diffusione del virus FFDroider, gli esperti di cybersicurezza hanno segnalato nuove attività da parte del gruppo Gamaredon, il quale ha attaccato l’Ucraina con nuovi virus mai visti prima.

Il gruppo in questione è già noto sin dal 2014 per le sue offensive e campagne di cyber-spionaggio contro il governo ucraino e altre entità critiche, anche con i nomi Armageddon e Shuckworm. In tutto a oggi gli sono stati attribuiti ben oltre 5.000 attacchi informatici contro 1.500 entità pubbliche e private ucraine, e questa tendenza sembra essere destinata a continuare.

Stando a quanto segnalato dai ricercatori di Symantec, ripresi anche da Bleeping Computer, questi malintenzionati starebbero utilizzando ben quattro varianti mai viste prima del malware Pteredo, backdoor nata nei forum russi nel 2016 e poi modificata privatamente da Gamaredon con moduli specializzati nel furto dei dati sensibili, nell’accesso remoto ad altri dispositivi e nell’elusione dei sistemi di sicurezza di ultima generazione.

Queste quattro versioni inedite del virus in questione, secondo le analisi di Symantec, comunicherebbero tutte con indirizzi diversi per ottenere i payload in maniera tale da stabilirsi in maniera persistente sul PC bersaglio. Fortunatamente è stato semplice scovarle nei computer infetti, complice l’utilizzo di strumenti e tattiche di infezione già viste prima; in altre parole, il gruppo Gamaredon non avrebbe modificato le sue operazioni consentendo un rilevamento più semplice del previsto dei malware.

Ciononostante, Symantec ritiene che Pteredo sia ancora in fase di sviluppo e che le prossime varianti potrebbero rivelarsi molto più potenti o invisibili; inoltre, si teme un cambio di operazioni necessario a evitare l’intervento degli esperti di sicurezza informatica in Ucraina. La speranza, ovviamente, è che questi ceppi non si diffondano anche nel resto del mondo, allargandosi sino ai paesi occidentali alla caccia di dati sensibili.

Sempre nel tema malware, pochi giorni fa Microsoft ha scoperto un nuovo malware proveniente dalla Cina.