Gli hacker russi di Sandworm hanno cercato di causare un nuovo blackout in Ucraina

Gli hacker russi di Sandworm hanno cercato di causare un nuovo blackout in Ucraina
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Il Computer Emergency Response Team dell’Ucraina e la società di sicurezza informatica slovacca ESET, nella giornata di ieri hanno pubblicato un avviso in cui sostengono che gli hacker russi di Sandworm hanno cercato di causare un nuovo blackout elettrico in Ucraina.

Nello specifico, il gruppo che lavora con l’agenzia d’intelligence militare russa GRU, ha preso di mira le sottostazioni elettriche ad alta tensione dell’Ucraina, utilizzando malware come Industroyer o Crash Override.

Nel rapporto si parla anche di un nuovo malware noto come Industroyer2, che può agire direttamente sulle apparecchiature dei servizi elettrici per inviare comandi ai dispositivi nelle sottostazioni che controllano il flusso di energia. Gli attacchi, etichettati come “aggressivi”, hanno tentato di causare un terzo blackout in Ucraina, anni dopo gli attacchi alla rete elettrica avvenuti nel 2015 e 2016 e passati alla storia come gli unici blackout confermati e legati ad attacchi informatici.

Le autorità ucraine sostengono che il malware è stato impiantato nei sistemi interni di un’azienda energetica regionale nella giornata di venerdì, ma fortunatamente è stato rilevato e bloccato prima che potesse causare il blackout definitivo della rete, che avrebbe causato danni ingenti visto il contesto in cui si trova la nazione.

Nel rapporto si legge anche che gli hacker sarebbero riusciti a penetrare nei sistemi interni per cercare di implementare ed avviare la nuova versione di Industroyer, ma i tentativi sarebbero falliti sebbene l’attacco fosse più articolati e composto anche dalla presenza di varie forme di wiper progettati ad hoc per distruggere i dati sui computer e prendere di mira i sistemi Linux e Solaris, oltre che Windows.

Questa notizia si aggiunge al più ampio cyber-conflitto che sta vedendo protagonista anche il gruppo di hacker Anonymous che ha pubblicamente sfidato la Russia.