Huawei, il CEO al Corriere: "Stati Uniti spie con 3G e 4G"

Huawei, il CEO al Corriere: 'Stati Uniti spie con 3G e 4G'
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Il Corriere della Sera ha avuto modo di intervistare, a Shenzhen, l'amministratore delegato e fondatore di Huawei Ren Zhengfei, con cui ha discusso dello spinoso tema dello spionaggio di cui è stata accusata più volte la sua compagnia.

Zhengfei senza mezzi termini ha affermato che "con il 3G e 4G gli Stati Uniti guidavano la tecnologia mondiale. Potevano fare spionaggio con i loro apparati. Ora Huawei ha effettuato il sorpasso, e con i nostri prodotti non possono più farlo come prima".

Il miliardario cinese ha anche sottolineato, ancora una volta, che il Governo Cinese non ha mai chiesto alla sua società di installare backdoor sui nostri apparati, come affermato dal premier Li Keqiang e Yang Jiechi del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese. "Se lo facessimo nessun cliente al mondo acquisterebbe i nostri prodotti ed io mi ritroverei pieno di debiti" ha affermato Zhengfei, il quale si è detto disposto a "firmare con qualunque paese al mondo un accordo che impone il divieto di installare backdoor".

Il potente dirigente d'azienda ha anche parlato dell'incontro tenuto con il Presidente del Consiglio Italiano, Giuseppe Conte, che è stato definito "molto amichevole. Ha mostrato fiducia nei nostri confronti. Possiamo comprendere che ci siano dei dubbi. Ma ciò che conta è la nostra capacità di lavorare bene".

Nella giornata di ieri sono piovute nuove accuse ai danni di Huawei, a seguito delle accuse mosse dal WSJ.