Huawei, Donald Trump lancia l'ultima offensiva ritirando licenze di Intel e altri marchi

Huawei, Donald Trump lancia l'ultima offensiva ritirando licenze di Intel e altri marchi
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La diatriba tra l’amministrazione Trump e Huawei va avanti da agosto e, sebbene la presidenza del tycoon statunitense stia per giungere alla sua fine, non intende cessare. Nelle ultime ore, infatti, i fornitori di Huawei sono stati informati che le loro licenze commerciali sono state revocate.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, infatti, il Presidente degli Stati Uniti uscente Donald Trump avrebbe lanciato l’ultima offensiva per indebolire Huawei Technologies colpendo anche Intel: il colosso statunitense delle CPU a settembre aveva ottenuto le licenze, assieme alla rivale AMD, per commerciare con la compagnia cinese, ma ora sembrerebbe essere tornata punto a capo.

Entrambe le parti coinvolte hanno rifiutato di rilasciare commenti a Reuters, mentre il Dipartimento di Commercio ha affermato di non poter commentare le decisioni di licenza specifiche, ma che continuerà a lavorare con altre agenzie per applicare le politiche di licenza per “proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e gli interessi di politica estera”.

La Semiconductor Industry Association, d’altro canto, ha dichiarato tramite una e-mail all’agenzia di stampa che il Dipartimento di Commercio ha espresso “l'intenzione di negare un numero significativo di richieste di licenza per le esportazioni a Huawei e una revoca di almeno una licenza precedentemente rilasciata”. Altre fonti che hanno familiarità con la situazione, infine, hanno detto che otto licenze sarebbero state strappate da quattro società differenti, tra cui proprio Intel e forse anche il produttore giapponese di chip di memoria flash Kioxia Corp.

Le aziende interessate avranno ora 20 giorni per rispondere alle notifiche riguardo il ritiro delle licenze, mentre il Dipartimento di Commercio avrà 45 giorni per avvisarle di altri cambiamenti nelle decisioni prese in materia. Successivamente, le società avranno altri 45 giorni per presentare ricorso.

Intanto, nella black list di Donald Trump è stata aggiunta anche Xiaomi tra le “compagnie militari cinesi comuniste”.