Huawei fa causa al governo americano, il ban è "incostituzionale"

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Le indiscrezioni emerse negli scorsi giorni evidentemente corrispondevano al vero. Huawei, in una conferenza tenuta nella notta a Shenzhen, in Cina, ha annunciato di aver fatto causa al Governo degli Stati Uniti per il ban imposto dall'amministrazione Trump.

Nello specifico, i legali della compagnia asiatica hanno depositato causa in Texas impugnando un'ordinanza che vieta l'utilizzo di prodotti Huawei nelle agenzie federali. Il divieto, secondo il gigante delle telecomunicazioni sarebbe incostituzionale.

Secondo gli osservatori ed esperti, le probabilità che Huawei vinca la causa sono davvero poche, ma si tratta di un atto formalo destinato a provocare non poche reazioni. Huawei sostiene che gli Stati Uniti hanno ripetutamente omesso di presentare prove a sostegno delle accuse di spionaggio per conto del governo cinese, e per questo motivo ha invitato i federali a presentare i documenti in loro possesso che confermano le accuse. Una dichiarazione che di fatto mette spalle al muro Trump e soci, che negli ultimi mesi hanno a più riprese mosso le accuse nei confronti di Huawei senza però presentare alcuna prova a riguardo.

Huawei di recente è anche stata denunciata dagli Stati Uniti per furto commerciale. Gli avvocati stanno anche studiando la nuova legge sull'autorizzazione alla difesa nazionale, ed affermano che il governo americano viola la costituzione. Secondo gli stessi, il Congresso avrebbe agito come giudice, giuria e boia senza nemmeno portare la società in tribunale.

Dalla Casa Bianca non sono arrivate reazioni.