Huawei: licenziato il dipendente arrestato in Polonia

Huawei: licenziato il dipendente arrestato in Polonia
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A ridosso del fine settimana abbiamo riportato la notizia dell'arresto di un dipendente Huawei in Polonia, con l'accusa di spionaggio per conto del governo cinese, il che ha aumentato ulteriormente i sospetti sui collegamenti della società con l'esecutivo del colosso asiatico.

Huawei, al fine di alimentare ulteriori sospetti, e per allontanare tutte le accuse che fino ad oggi non hanno mai trovato conferme ufficiali, ha annunciato di aver licenziato Weijing Wang, il dipendente fermato nella nazione esteuropea. Nella dichiarazione diffusa dal gigante delle telecomunicazioni si legge che la decisione è stata presa per evitare "ulteriori critiche" all'operato di Huawei, ma anche perchè lo stesso dipendente ha danneggiato l'immagine della compagnia.

L'annuncio arriva in un momento complicato di Huawei: la CFO Wangzhou Meng qualche mese fa era stata arrestata in Canada per conto degli Stati Uniti e sta affrontando le richieste d'estradizione.

Il ministro polacco per gli affari interni Joachim Brudzinski ha chiesto all'Unione Europea ed alla NATO il coordinamento di eventuali divieti sui prodotti Huawei. La Polonia si è detta disposta a collaborare con la Cina, ma molti paesi dell'UE intendono chiarire le proprie posizioni nei confronti della compagnia. La situazione comunque è in fase di divenire e potrebbe diventare escandescente già nei prossimi mesi.