Huawei riduce la forza lavoro nel settore smartphone

Huawei riduce la forza lavoro nel settore smartphone
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Ad agosto già giravano le prime voci riguardanti una possibile uscita di Huawei dal mercato smartphone in seguito all’inasprimento del ban da parte degli Stati Uniti. Soltanto in questi giorni però il colosso di Shenzhen avrebbe deciso di lanciare i primi segnali concreti riguardo l’eventuale dipartita dal settore riducendo la forza lavoro.

Secondo un report di ITHome, dopo un periodo positivo sul mercato cinese accompagnato anche da un aumento degli investimenti nelle giovani aziende del mondo tech del Dragone, Huawei avrebbe infine ridotto il numero di dipendenti in Bangladesh coinvolti nelle operazioni legate al mercato smartphone. In particolare, questa settimana la compagnia avrebbe licenziato 7 supervisori su 8 localizzati nel QG Huawei in Bangladesh. Stando ai dati ottenuti dalla testata cinese, l’azienda avrebbe avviato le operazioni di riduzione del personale e della produzione di componenti nelle fabbriche nel novembre 2019.

In compenso, Huawei avrebbe promosso diversi lavoratori parte del settore vendite e marketing. Tutti questi provvedimenti sono necessari per ricollocare la produzione e le attività in Cina come pensato dal progetto Nanniwan e mostrato dai recenti investimenti nel territorio cinese.

Ci sono anche delle notizie positive per la compagnia di Shenzhen: di recente, infatti, sia AMD che Intel hanno ottenuto le licenze per continuare a lavorare con lei e venderle chip e altre componenti.