I buchi neri supermassicci non influenzerebbero la formazione delle stelle

I buchi neri supermassicci non influenzerebbero la formazione delle stelle
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La maggior parte delle galassie hanno un buco nero supermassiccio al loro centro, ovvero un buco nero la cui massa supera di 1 milione di volte quella del sole. Uno dei grandi misteri di questi oggetti celesti è capire quale sia il loro ruolo nell'evoluzione di una galassia, ovvero come viene influenzata la loro forma dalla massa centrale.

Per ora quello che mette d'accordo molti astronomi è la connessione tra la massa del buco nero supermassiccio e la luminosità della sua galassia, nonché la massa stellare e il movimente delle stelle nella galassia stessa. Queste correlazioni (che non implicano nessun rapporto di causa/effetto) sono visibili sia nelle galassie vicine, sia in quelle più lontane ed antiche.

Qualche anno fa c'erano astronomi che pensavano che esistesse un buco nero supermassiccio al centro di ogni galassia, ma con il tempo questa credenza è stata smentita. Ad oggi il loro reale effetto non è stato compreso, ma esistono diversi indizi che la comunità scientifica sta mettendo insieme per creare una teoria convincente.

Ad esempio, alcuni pensano che i buchi neri supermassicci frenino la formazione delle stelle nella galassia per via del materiale espulso. Altri credono invece che questo processo accresca il materiale interstellare e favorisca la formazione di stelle. Proprio il processo di formazione stellare e il collegamento con i buchi neri supermassicci è il centro della ricerca di Belinda Wilkes e Joanna Kuraszkiewicz del Cfa in collaborazione con altri colleghi.

Nello studio sono state analizzate 323 galassie a distanze che vanno dai 2 agli 11 miliardi di anni, nello specifico le emissioni a raggi-X del loro nucleo galattico attivo tramite il telescopio XMM-Newton. Queste presentano la formazione di nuove stelle, rilevabile analizzando la radiazione infrarossa misurata dall'Herschel Space Telescope. Per ogni galassia, l'analisi statistica ha mostrato che in media il 20% del contributo alla radiazione infrarossa è del nucleo galattico attivo. La conclusione della ricerca stabilisce che l'insieme dei campioni esaminato non mostra alcuna relazione tra la crescita dei buchi neri supermassicci e la formazione stellare: entrambi gli oggetti sembrerebbero crescere insieme.