I detenuti potranno effettuare videochiamate con Skype ai familiari
La tecnologia entra nelle carceri italiane. Una nuova circolare pubblicata dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, ricevuta dal Ministero di Grazia e Giustizia, dà ufficialmente ai detenuti il via libera all'utilizzo di Skype per effettuare videochiamate ai familiari.
La sperimentazione del software di Microsoft era cominciata già da qualche mese, ed evidentemente a seguito di un riscontro positivo si è deciso di estenderla ai carceri su larga scala.
Nella normativa, si legge nella circolare, include anche delle limitazioni in quanto non tutti all'interno delle Case di Reclusione potranno beneficiare di questa rivoluzione tecnologica. Sono anche state predisposte delle misure di sicurezza per fare in modo che il tutto si svolga nella massima riservatezza e sicurezza.
Come sottolinea il sito GNews, l'obiettivo di questo progetto è alleggerire gli spostamenti, le attese e gli incontri nelle strutture penitenziarie per i detenuti con figli, genitori o coniugi. A beneficiarne saranno soprattutto i bambini con genitori in carcere, che potranno avere dei contatti audio visivi più agevoli rimanendo a casa.
A livello giuridico, "la videochiamata è stata equiparata ai colloqui, anche dal punto di vista delle autorizzazioni, durata e colloqui". Va da se che si potranno effettuare massimo sei videochiamate al mese su Skype di una durata massima di un'ora. Per i detenuti in attesa di giudizio sarà però necessaria un'apposita autorizzazione da parte delle autorità competenti.
I detenuti dovranno presentare una documentazione dedicata prima di essere ammessi al programma. E' richiesto infatti l'indirizzo email da contattare ed una copia del certificato he attesta il grado di parentela o il grado di convivenza. Per quanto riguarda i destinatari, tramite una certificazione bisogneranno assicurare che ai collegamenti parteciperanno solo coloro che ne hanno chiesto autorizzazione.
Lato logistico, i detenuti saranno accompagnati in un locale dedicato per effettuare le videochiamate. Qui troveranno le postazioni informatiche necessarie. "Per assicurare, accanto alla riservatezza, anche condizioni di completa sicurezza, i colloqui si svolgeranno sempre sotto il controllo visivo del personale della Polizia Penitenziaria che da postazione remota potrà visualizzare le immagini che appaiono sul monitor del computer in dotazione al detenuto" si legge.
FONTE: gnewsonline
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