I fondatori di Instagram difendono la scelta di aver venduto a Zuckerberg

I fondatori di Instagram difendono la scelta di aver venduto a Zuckerberg
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I fondatori del popolare social Instagram hanno abbandonato il loro ruolo in Facebook lo scorso settembre, a cinque anni dall'acquisizione della loro azienda. Ora però hanno difeso la loro decisione di vendere il social nel 2012: "non è vero che la competizione tra social è stata impattata".

Ha fatto molto discutere in questi giorni la proposta di Elizabeth Warren, candidata alle primarie del Partito Democratico, di voler smantellare le grandi compagnie del Tech. La Warren non solo vuole porre un distinguo tra chi mette il campo e i giocatori, impedendo ad esempio ad Amazon di gestire l'e-commerce e venderci allo stesso tempo beni e servizi. La Senatrice ha detto che vorrebbe anche contrastare le acquisizioni dei titani della Silicon Valley in modo retroattivo: ad esempio staccando Whatsapp e Instagram da Facebook, e trasformandole nuovamente in aziende indipendenti.

Oggi ci arriva una risposta da Keevin Systrom e Mike Krieger, i due fondatori di Instagram, social acquisito da Facebook nel 2012 per poco più di un miliardo di dollari. Quasi nulla pensando a quanto valga ora all'interno del più grande ecosistema di Facebook, complice la migrazione di massa dei giovanissimi.

"Il fatto è questo, se Instagram non fosse stato venduto a Facebook, e fosse scomparso (...) questo sarebbe stato un esempio di riduzione della concorrenza", ha spiegato Sustrom. "Chi sono i consumatori che sono stati danneggiati per Instagram ha assunto le dimensioni odierne? Penso che questa sia la prova che l'acquisizione abbia aiutato gli utenti".